Avezzano. L’Azienda Sanitaria Locale 1 è stata condannata in primo grado al risarcimento della somma di oltre 248 mila euro in favore di un paziente che tra il marzo e il maggio 2007 fu sottoposto a quattro interventi chirurgici dai quali sarebbero “scaturiti sia un danno biologico per invalidità temporanea, totale e parziale, e per postumi permanenti in misura del 30% che un danno non patrimoniale per omessa acquisizione di un valido consenso informato”.
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Il giudice monocratico del Tribunale di Avezzano, la dottoressa Roberta Mastropietro, nella sentenza emessa il 19 maggio scorso, ha accolto la domanda dell’uomo che all’epoca dei fatti aveva 67 anni e difeso dall’avvocato Berardino Terra, accertando “la responsabilità della ASL n. 1 Avezzano – Sulmona – L’Aquila per i danni occorsi in conseguenza della inesatta esecuzione dell’intervento chirurgico dell’8 maggio 2007”. La Asl è stata quindi condannata al pagamento della somma a titolo di danno non patrimoniale.
Il paziente, infatti, ha sostenuto nel processo civile di risarcimento del danno per responsabilità professionale instaurato contro la Asl che “ove adeguatamente notiziato dei rischi insiti nel tipo di interventi poi eseguiti (..) avrebbe optato per una diversa struttura ospedaliera o comunque per una diversa opzione terapeutica, non meglio descritta”.
È stato infatti provato il “nesso di causalità tra la non adeguata esecuzione (quanto alla tempistica prescelta) del terzo intervento chirurgico dell’8 maggio 2007 ed i postumi, diversi e più gravi, patiti dall’attore rispetto a quelli normalmente ricollegabili ad un trattamento chirurgico correttamente praticato.”