Avezzano. Fra gli i punti all’ordine del giorno, il Consiglio comunale di Avezzano, convocato per oggi alle 17, è chiamato a esprimersi sull’approvazione del progetto relativo al tempio crematorio in città. Lo stesso dovrebbe sorgere nei pressi del cimitero, in via Pertini. L’investimento, di oltre 2,5 milioni di euro, del quale si faranno carico le tre aziende che hanno presentato l’offerta al Comune di Avezzano (la Edilver Srl, l’Altair Funeral S.R.L. e la Limaco S.R.L.) ha però creato diversi malumori in città.
Sul banco degli imputati è finito l’impatto ambientale che l’installazione dell’impianto provocherebbe. Scettici gli ambientalisti, che annunciato di stare preparando un’ingente documentazione a dimostrazione di ciò, mentre con maggiore decisione è intervenuto il WWF che ha apertamente parlato di “bomba ecologica”. Analoga la posizione dei consiglieri di opposizione che, dopo l’astensione in Commissione, potrebbero presentarsi compatti tra i banchi del Consiglio per dire “no” all’installazione dell’impianto.
Il voto dei sette consiglieri di minoranza non basterebbe a fermare l’iter che, d’altro canto, è già stato parzialmente avviato con la pronuncia favorevole della Commissione urbanistica presieduta dal consigliere di maggioranza Gianluca Presutti. Al voto dei sette, cioè di Tiziano Genovesi e Alfredo Mascigrande per la Lega, di Lorenza Panei per il Partito Democratico, di Goffredo Taddei per Forza Italia e dei civici Mario Babbo, Stefano Lanciotti e Filomeno Babbo, se ne dovrebbero aggiungere altri sette. Cosa che difficilmente avverrà. Salvo colpi di scena, dunque, il primo tempio crematorio in Abruzzo sorgerà ad Avezzano.
Nelle casse dell’Ente, in base a un’analisi della società proponente, che ipotizza 1.200 cremazioni annue (al prezzo di 515 euro l’una, per i residenti dovrebbe scattare uno sconto del 25%), stando alle percentuali medie di agio incassate da altri Comuni italiani, (10%) affluirebbero circa 60mila euro annui.
“Le cremazioni in Italia sono in forte crescita”, ha affermato l’assessore alle aree cimiteriali, Loreta Ruscio, “e possono rappresentare una fonte di introito per il Comune per far fronte alle spese correnti e garantire servizi migliori ai cittadini, quindi, è utile esaminare la proposta nel dettaglio, per poi decidere serenamente la strada migliore. Il primo presupposto, comunque, è il rispetto assoluto delle norme di tutela ambientale, in primis la salute dei cittadini”.