Avezzano. Circa 700 spettatori hanno assistito ieri al Teatro dei Marsi al concerto, tanto atteso, del Banco del Mutuo Soccorso, secondo appuntamento della nuova edizione della Stagione Musicale organizzata da Harmonia Novissima.
“State aspettando questo concerto da due anni e anche noi” – ha esordito Vittorio Nocenzi, leader del gruppo divenuto uno dei punti di riferimento del rock progressive della scena internazionale. Innocenzi ha sottolineato, poi, il legame che lo stringe alla terra d’Abruzzo, non senza un pizzico di ironia ricordando un episodio avvenuto a Marsia, prima della nascita del Banco: “Non è la prima volta che veniamo nella Marsica, personalmente ho affetti personali legati ad Avezzano ma anche dei ricordi..qui ho una cicatrice molto lunga perchè a 18 anni suonai con una band a Marsia e mi fecero uno scherzo, mi chiusero fuori e mi tagliai provando a rientrare dalla finestra! Sono legato alla Marsica, ai viaggi che si facevano per venire qui, si partiva dalla Nomentana e poi si passava per la Tiburtina e quando arrivavi queste montagne facevano un effetto straordinario, che fanno ancora ora..un progressivo respirare aria pulita, percepire i colori della natura, ha sempre un fascino particolare venire in Abruzzo”.
Il Banco, composto anche da Filippo Marcheggiani, Nicola Di Già, Marco Capozi, Fabio Moresco e Tony D’Alessio, ha proposto per la prima volta dal vivo i brani che compongono il nuovo lavoro “Transiberiana”, l’attesissimo album di inediti uscito sul mercato mondiale il 10 maggio 2019 per l’etichetta internazionale Inside Out Music/Sony Music Group, riflesso di tutta la carriera della band e di ciò che è al giorno d’oggi. Il live è stato anche un’occasione per riascoltare le canzoni più famose del Banco. Autore dei lavori più interessanti della nostra musica, Il Banco del Mutuo Soccorso ha oggi un successo di pubblico e di critica maggiore all’estero che in patria. Lo stile della band fu subito caratterizzato dal prezioso pianismo classico di Gianni Nocenzi, che presto si amalgamò con quello emersionano/jazzistico del fratello Vittorio e con la bella voce tenorile di Francesco Di Giacomo, autore dei testi più belli e impegnati del prog italiano.
Foto di Marco Di Gennaro / Harmonia Novissima