L’Aquila. Sperimentazione di un servizio di trasporto pubblico locale ‘quasi gratuito’, prevedendo abbonamenti annuali da 30 euro per tutti i cittadini, senza limiti reddito o fascia oraria, ammodernamento delle fermate e digitalizzazione del servizio; riduzione della TARI di almeno il 10%, da subito e un contributo straordinario ad ASM per consentire il potenziamento della raccolta differenziata.
Sono alcune delle proposte illustrate stamane, in conferenza stampa, dal Partito democratico dell’Aquila per utilizzare in modo virtuoso i fondi aggiuntivi assicurati dal Governo all’amministrazione comunale per le maggiori spese e le minori entrate dovute al sisma del 2009; parliamo, nello specifico, rispetto allo stanziamento consolidato negli ultimi anni, di 10 milioni aggiuntivi a valere sul 2023, 8 milioni a valere sul 2024 e 5 milioni a valere sul 2025.
A presentarle, i consiglieri comunali Stefano Palumbo, Stefano Albano, Eva Fascetti e Stefania Pezzopane, la segretaria del Pd dell’Aquila Emanuela Di Giovambattista e il referente del tavolo Politiche sociali della Costituente ‘L’Aquila domani’ Alessandro Tettamanti.
Le proposte avanzate dai dem, elaborate di concerto con alcuni dei tavoli tematici della Costituente già al lavoro, e che saranno, nelle prossime settimane, al centro di un ulteriore percorso di elaborazione, sono caratterizzate da due elementi: la necessità di pianificare gli interventi più rilevanti sul piano sociale nel corso degli anni, esigenza già sottolineata per l’utilizzo dei fondi Restart e del fondo complementare al Pnrr aprendo una grande discussione favorendo la partecipazione dei cittadini, e una elaborazione politica che metta al centro l’attenzione e la cura per le esigenze dei cittadini, a partire da quelli più fragili, individuando opportunità nuove per migliorare la qualità di vita in città.
Tra le proposte, infatti, vi è la costituzione di un fondo comunale di garanzia di almeno 300mila euro l’anno da utilizzare per l’anticipazione di quota parte dell’assegno di cura per il sostegno alla disabilità e la non autosufficienza nelle more dei trasferimenti regionali; si propone, inoltre, di incrementare lo stanziamento per il contributo una tantum destinato alle famiglie in stato di indigenza fino a 500 mila euro l’anno. E ancora: viene previsto lo stanziamento di 300 mila euro l’anno per il sostegno alle famiglie che non riescano a saldare le bollette o a pagare la refezione scolastica per i propri figli.
Si è pensato, inoltre, ad un contributo di 100 mila euro l’anno come fondo per l’accesso alle attività sportive dei minori, e allo stanziamento di 600 mila euro l’anno per il potenziamento degli asili nido comunali.
Si aggiunge l’idea di rilanciare il Festival della Montagna per costruire una strategia condivisa dello sviluppo del Gran Sasso sul piano turistico, sportivo, dell’accoglienza e dell’economia locale.
Tra le altre, spiccano infine le proposte per riconoscere un reddito energetico alle famiglie meno abbienti e per garantire il diritto all’abitare favorendo fitti calmierati in una città dove paradossalmente ci sono grandi difficoltà a trovare case in affitto a fronte di un enorme patrimonio immobiliare sfitto per il 55%.
In conferenza stampa, è stata ribadita la massima disponibilità al confronto con tutte le forze politiche di opposizione e di maggioranza affinché si possa addivenire alla elaborazione di un documento condiviso.
