Tra le ipotesi che saranno valutate in occasione della cabina di regia, prevista per lunedì o martedì prossimi, secondo fonti di Governo, ci sarebbe quella di estendere l’obbligo del green pass per l’accesso ai mezzi di trasporto a lunga percorrenza (come aerei o treni). Una misura in linea ad esempio con il ‘certificato verde’ francese, che prevede l’obbligo di vaccinazione per i viaggi a grande distanza, ma per il resto il ‘green pass ‘ italiano dovrebbe essere meno restrittivo di quello di Macron.
Certificato verde solo dopo la seconda dose. Tra i provvedimenti ai quali pensa il Governo c’è anche quello di riservare – almeno per alcune attività – l’utilizzo del green pass solo dopo aver fatto la seconda dose, in linea con l’Unione europea. Un utilizzo diffuso del pass – viene fatto osservare – eviterebbe il ricorso a misure più restrittive.
Attualmente il green pass viene richiesto per stadi, concerti e Rsa e si ottiene anche dopo la sola prima dose di vaccino. Resta poi aperta la questione della privacy con i dubbi del Garante e l’ipotesi di una norma di legge per estendere il pass. Secondo alcuni esperti con l’uso estensivo del green pass non servirebbero piu’ le zone colorate e nuove chiusure, ma intanto a livello locale l’aumento dei contagi dovuto alla variante Delta provoca provvedimenti circoscritti. A Serrenti (Sud Sardegna) un focolaio di Covid 19 ha spinto il sindaco a sospendere tutti gli eventi culturali, musicali, ricreativi e sportivi, con il coprifuoco per bar e ristoranti. Mentre in Sicilia le zone rosse localizzate sono tre: Riesi, Mazzarino e Piazza Armerina.