Dovrebbero mancare poche ore all’approvazione del nuovo decreto che entrerà in vigore dal prossimo 26 luglio e definire con certezza l’utilizzo e l’impiego del green pass. Tra le valutazioni al vaglio in cabina di regia per il nuovo decreto è escluso il tema del trasporto pubblico: pare infatti che la decisione su un eventuale uso del green pass per autobus e metropolitane sarà presa in un secondo momento.
Stato di emergenza. Possibile estensione dello stato di emergenza fino alla fine dell’anno: la valutazione sarebbe legata da un lato alla situazione epidemiologica e alla recrudescenza del virus, dall’altra alla tornata elettorale d’autunno.
Green Pass. Le Regioni chiedono che il Green Pass sia esteso, a prescindere dal contesto epidemiologico territoriale di riferimento, ai grandi eventi sportivi e di spettacolo, alle discoteche e alle fiere e congressi. Il governo inserirà anche i treni a lunga percorrenza, gli aerei e le navi. L’obbligo di green pass serve a tenere aperte le attività, ma anche a consentire una capienza maggiore nei luoghi al chiuso. Al cinema e al teatro bisognerà presentarlo all’ingresso, ma non sarà indispensabile occupare i posti alternati e le sale potranno essere riempite.
Si tratta ancora sui ristoranti al chiuso, ma la linea prevalente è di prevedere un pass “leggero” quindi rilasciato a chi ha effettuato soltanto una dose, oppure il tampone negativo effettuato nelle 48 precedenti. È la condizione indispensabile per cambiare i parametri che misurano le zone di rischio e lasciare tutta l’Italia in zona bianca durante l’estate
Colori delle regioni. A definire il colore delle regione pare sarà soprattutto il numero di ricoverati in area medica e in terapia intensiva. Il governo pensa a una percentuale del 5% per le terapie intensive e del 10% per i reparti medici. Le Regioni chiedono di salire rispettivamente al 20 e al 30 %.
Obbligo vaccinale. La norma che regola l’eventuale obbligo vaccinale per la scuola non sarà inserita nel prossimo decreto legge. Sul punto si attende il parere del Comitato tecnico scientifico. Intanto le Regioni hanno chiesto al governo di raccomandare la vaccinazione per il personale scolastico e universitario, sia docente che tecnico-amministrativo, ma soprattutto di prevedere che in caso di focolai a scuola possa seguire le lezioni in presenza soltanto chi ha il green pass.