In estate si potrà tornare a viaggiare ma solo a determinate condizioni: essere stati vaccinati, essere risultati negativi a un tampone o essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi. Ieri la Commissione Ue ha presentato il nuovo “Covid pass” per rilanciare i viaggi in Europa.
Leggi anche: I due volti dell’Italia a un anno dalla prima ondata di Coronavirus: cosa è cambiato?
Il certificato dovrebbe essere disponibile da giugno in formato digitale o cartaceo e sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato. Si tratterebbe di un “certificato verde” e non di un passaporto vaccinale per facilitare gli spostamenti dei cittadini europei e far ripartire il turismo in vista dell’estate. È quanto ha affermato il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders, in un’intervista a un gruppo di media internazionali, tra cui l’Ansa. “Il pass è interoperabile e vincolante per i Paesi Ue”, sottolinea Reynders, precisando che, “per evitare ogni forma di discriminazione” offre “tre alternative” per tornare a viaggiare: “dimostrare l’avvenuta vaccinazione, la negatività a un test o la guarigione al Covid.
I certificati avranno un codice QR (a barre) contenente le informazioni chiave necessarie e una firma digitale per garantire l’autenticità. Saranno, inoltre, disponibili gratuitamente, in inglese e nella lingua o nelle lingue ufficiali dello Stato membro di rilascio.
Il commissario Reynders ha sottolineato anche che il certificato verde digitale “non costituirà un prerequisito per la libera circolazione e non discriminerà in alcun modo: un approccio comune europeo non solo ci aiuterà a ripristinare gradualmente la libera circolazione all’interno della Ue ed evitare la frammentazione del mercato, è anche un’opportunità per influenzare gli standard globali e dare il buon esempio sulla base dei nostri valori europei come la protezione dei dati”.
Leggi anche: Medici e infermieri italiani candidati al Nobel per la Pace 2021