Avezzano – A poche ore dalla conclusione dell’ultima manifestazione tenutasi davanti al Tribunale per protestare contro la chiusura, interviene il Consigliere comunale Tiziano Genovesi, a stigmatizzare la singolare presenza – sui gradoni del Tribunale tra le autorità che hanno preso la parola – di Giovanni Di Pangrazio, sospeso dall’incarico di sindaco in seguito alla condanna in primo grado nel processo a suo carico per reati contro la Pubblica Amministrazione.
“Il sindaco sospeso di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, predica bene e razzola male“, il lapidario commento di Genovesi.
“Il sospeso – aggiunge Genovesi – da un lato partecipa alla protesta mostrandosi solidale verso il problema e dall’altro ha deciso, di concerto con i suoi legali, di interrompere lo sciopero in occasione dell’udienza fissata per lunedì prossimo, che potrebbe reintegrarlo all’interno dell’amministrazione comunale”.
Il riferimento del consigliere è al fatto che dal prossimo 24 ottobre Di Pangrazio (nella foto durante il suo intervento di questa mattina) potrebbe rientrare in Comune: in quella data, infatti, è stata fissata l’udienza in Corte d’Appello all’Aquila che potrebbe far tornare in sella il sospeso. Lo scenario chiaramente verrebbe a delinearsi qualora il giudice dichiari l’estinzione del reato di peculato d’uso per avvenuta prescrizione.
“Conscio che questa udienza deciderà le sorti della città di Avezzano e consapevole che la Corte d’Appello non è territorialmente interessata dalla chiusura, trovo la decisione del sospeso incoerente, quasi uno smacco alla cittadinanza stessa – tuona Genovesi.
Mi auguro che Di Pangrazio abbia tutta questa fretta per la volontà di mantenere la promessa fatta, a caldo, a seguito della sospensione: quella cioè di non avvalersi della prescrizione. Abituati ormai alle promesse da marinaio di Di Pangrazio, questa volta la speranza è di essere smentito: mi auguro di dover fare delle pubbliche scuse al sospeso, ma questo accadrà solo se il ‘marinaio’, per la prima volta nella sua vita politica, manterrà quanto detto”.