Celano. La Sezione giurisdizionale per la regione Abruzzo della Corte dei Conti si è pronunciata, in via definitiva, a favore di Filippo Piccone, Settimio Santilli, Vittoriano Frigioni, Cesidio Piperni, Ermanno Bonaldi, Ezio Ciciotti, Adelio Di Loreto, Mauro Passerotti, Daniela Di Censo, respingendo la domanda di condanna nei loro confronti relativamente a presunti finanziamenti illegittimi dal Comune di Celano in favore del Celano FC Marsica, (ex “Olimpia Celano FC” spa e “Celano FC Marsica” srl) per le stagioni sportive 2013/2014 e 2014/2015, al fine di consentire l’iscrizione della squadra al campionato di calcio di serie D e sostenerne in vario modo le attività, scuola calcio in primis.
La sezione della Corte dei Conti ha, altresì, condannato Federico D’Aulerio al pagamento della somma di 20mila euro in favore del Comune di Celano.
I fatti risalgono a denunce presentate nel 2012 sulle quali ha indagato la Guardia di finanza di Avezzano. I convenuti, al tempo dei fatti, amministratori e dipendenti del Comune di Celano, erano accusati di aver trasferito fondi alla società sportiva “violando e travalicando i limiti della convenzione in essere all’epoca dei fatti, convenzione che prevedeva la partecipazione dell’ente pubblico ai soli costi di gestione dei due impianti sportivi affidati alla società, sempre che i costi stessi fossero documentati (a preventivo e consuntivo) e riconosciuti ammissibili”, come si legge nella sentenza.
Il riferimento specifico riguardava i fondi che sarebbero stati utilizzati per spese diverse rispetto a quelle per la gestione dello stadio comunale “Fabio Piccone” e del campo sportivo “Bonaldi”. La contestazione riguardava finanziamenti per un totale di poco più di 153mila euro poi scesi a 138mila circa.
Tra le diverse motivazioni della sentenza, si legge: “Si trattava, infatti, di un’operazione di sostegno allo sport locale, basata su motivazioni tutt’altro che irragionevoli e rientranti a pieno titolo nelle competenze dell’ente locale, adottata peraltro sotto la pressione di una urgenza improcrastinabile, confortata dal parere favorevole delle strutture tecniche, inserita nel solco di un rapporto ormai pluriennale tra Comune e società calcistica, non connotata da particolari motivi di preoccupazione (constando la regolarità delle gestioni precedenti ed essendo comunque prevista la verifica “a saldo” dell’anticipazione concessa, alla luce del rendiconto da presentarsi a fine stagione)”.
“Sul punto, può farsi rinvio all’insieme delle persuasive considerazioni svolte nelle memorie difensive: non può affatto ravvisarsi, in fattispecie, quella “negligenza intollerabile” o “trascuratezza imperdonabile” ai propri doveri di servizio, cioè il non aver osservato non tanto la diligenza “media”, quanto la diligenza “minimale” che nella stessa situazione era lecito attendersi anche dall’amministratore meno preparato e meno scrupoloso. Viene meno, per tal via, un presupposto indefettibile della responsabilità amministrativa: la colpa “grave”, ammesso che colpa vi sia stata”.
“Non può ignorarsi, infatti, che la loro decisione era semplicemente quella “di concedere alla soc. Celano FC Marsica spa un contributo straordinario di € 50.000,00 finalizzato alla sola iscrizione della squadra di calcio al prossimo campionato di serie D da effettuarsi entro l’11 luglio 2013, per scongiurare l’esclusione dal predetto campionato” e al contempo di “dare atto che detto contributo sarà in ogni caso decurtato dal contributo ordinario annuale corrisposto al soggetto che assicura la gestione degli impianti sportivi comunali”.