AVEZZANO. Non ha lasciato indifferenti la cronaca a sfondo rosa dei festeggiamenti del compleanno del consigliere Del Boccio. Sotto accusa la scena delle pareti istituzionali del municipio di Avezzano a fare da contorno, ma non solo. La libertà emersa negli atteggiamenti lontani dalle più elementari disposizioni di contrasto al Covid-19 mette in una posizione scomoda l’intero esecutivo avezzanese.
Quanto mostrato dalla foto postata sul profilo social di Danilo Murzilli, docente di Fisarmonica e collaboratore dell’Ufficio Cultura del Comune di Avezzano, è sufficiente a scatenare in ordine confuso ire e interrogativi dei cittadini e degli stessi amministratori. Lo avevamo raccontato nella giornata di ieri; il ballo galeotto tra Del Boccio e la consigliera Alessandra Cerone tradiva il mancato uso della mascherina da parte del festeggiato e dello stesso Murzilli. (Leggi qui l’articolo completo)
Eppure, al di là della legge del buonsenso in tempi di emergenza e delle normative di precauzione per prevenire il contagio, risalta un filo di cattivo gusto che prescinde l’emergenza sanitaria. La sala consiliare, ridotta a sala delle feste (seppur temporanea), dovrebbe ritrovare una certa vocazione politica che ispiri serietà e rispetto nei confronti delle istituzioni e della cosa pubblica.

E verso questa direzione si dirige il contenuto di intenti della nota pubblica a firma del consigliere in quota Lega Alfredo Mascigrande. Ha raccolto decine di “interactions” il post pubblicato nella serata di ieri.
“Ieri, dopo oltre 4 ore di consiglio comunale da remoto e poi stamane, sono stato inondato da telefonate di amici, conoscenti e simpatizzanti disgustati dai “compleanni” tenuti nei giorni scorsi presso la sede Municipale, da colleghi consiglieri. Tra l’altro, alcuni di questi consiglieri, hanno una discreta anzianità di “servizio” nell’assise civica e la cosa mi lascia interdetto!!! Confesso, di sentirmi in forte imbarazzo. Tra amministrare e tarantelle al comune di Avezzano io preferisco la prima”.
Raggiunto telefonicamente, il consigliere Mascigrande ha approfondito il proprio punto di vista, spiegando un’amarezza di fondo per una polemica sacrosanta che doveva essere evitata.

“Giovedì, in occasione del Consiglio comunale, ero particolarmente concentrato sul progetto per le periferie. Vivo a Caruscino, conosco le problematiche dei quartieri limitrofi e la mia volontà di lavorare per costruire qualcosa di importante si rifà nell’appello lanciato al sindaco Di Pangrazio. Di quanto accaduto il giorno prima non sapevo nulla, salvo intuire qualcosa dopo l’intervento del nostro capogruppo. Dopo la diatriba scoppiata tra Genovesi e Del Boccio sono stato invaso da chiamate di componenti del mio gruppo e privati cittadini che chiedevano chiarimenti. Sono sincero, non ero arrabbiato, ho provato però un forte senso di amarezza. Sono amareggiato per l’accaduto”.
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Dopo le polemiche suscitate dall’immagine, poi rimossa, il consigliere Del Boccio si è giustificato dichiarando che la festa sarebbe stata una piccola sorpresa, andata avanti per pochi minuti. Mentre il ballo con la consigliera Cerone sarebbe stato solo un fugace contatto goliardico e non una danza di coppia.
“Fossi stato in Del Boccio, dopo aver creato e alimentato la polemica, avrei usato parole diverse nel confronto. Anche perché non era quello il contesto per alimentare la discussione, nel pieno di un Consiglio comunale. A mio avviso avrebbe potuto chiedere scusa. Punto. Festeggiamenti o meno, quanto visto in quella foto denota una mancanza di rispetto per la fase storica nazionale, per le istituzioni e per il momento particolare che la comunità avezzanese sta attraversando” ha concluso Mascigrande.