E’ successo a Civitella Roveto nei giorni scorsi. Protagonista della vicenda un uomo che veniva sanzionato per il mancato rispetto delle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, in quanto non indossava i dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Quest’ultimo, alla richiesta dell’agente di indossare la mascherina, reagiva in modo aggressivo e oltraggioso con insulti, minacce e sferrando calci al veicolo di servizio.
Ancora una volta agenti maltrattati perché fanno rispettare la normativa, il gesto è da considerarsi ancora più spregevole in quanto messo in atto nei confronti di una donna.
La battaglia contro il virus e gli sforzi compiuti finora vengono vanificati dall’incoscienza e dalla superficialità di alcuni a danno di tutti. L’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere di oltraggio a pubblico ufficiale.
Le reazioni della politica
Duro sulla vicenda il vice sindaco di Civitella Roveto, Pierluigi Oddi. “Credo che la situazione stia assumendo toni sempre più esasperati e bene fa la polizia locale a ricordare l’uso delle mascherine in perfetta sinergia con il pensiero dell’amministrazione comunale. Proprio oggi ho dovuto anche ricordare con un mio post che alla pandemia è applicabile anche la fattispecie di epidemia colposa”.
Di seguito la nota a firma del vice sindaco, l’avvocato Oddi.
Corre l’obbligo ricordare, affinché tutti ne siano consapevoli, in via precauzionale e di informazione, una norma importante del codice penale. L’articolo di riferimento è il 452, che prevede la reclusione da 3 a 12 anni per chi diffonde colposamente il virus o con la sua condotta NEGLIGENTE ne favorisce la propagazione causando la morte di persone innocenti. Il delitto è “colposo”, quando si diffonde il virus senza averne la volontà, provocando il fatto con atteggiamenti negligenti e/o imprudenti.