E’ morto Franco Marini. A gennaio era stato ricoverato per Covid-19 all’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti. A fine mese le dimissioni dal presidio con il nulla osta dei medici dopo aver sconfitto la malattia. Da qualche giorno però era ricoverato nella clinica Villa Mafalda di Roma per complicazioni legate proprio al virus. E’ venuto a mancare nella notte, lasciando profondo sconforto nel mondo politico italiano.
Nato a San Pio delle Camere in provincia dell’Aquila, Marini ha ricoperto ruoli di rilievo nel panorama sindacale e politico nazionale e internazionale. Da segretario generale della Cisl a presidente del Senato, da ministro del Lavoro e della Previdenza sociale a Segretario del Partito Popolare Italiano. E’ stato anche un parlamentare europeo.
Fu eletto senatore nella tornata elettorale del 2006 e scelto come candidato alla presidenza del Senato. Allora la scelta ricadde tra Marini e il senatore a vita Giulio Andreotti. Ad aprile di quell’anno 165 voti a favore lo proclamarono Presidente del Senato della Repubblica Italiana.

Le doti da leader, esercitate con profondo spirito di unità nazionale gli riservarono la stima dell’allora cerchia politica. Nel 2007, all’indomani delle dimissioni del governo Prodi, fu indicato a capo di un eventuale governo tecnico. Lo scenario cambiò quando Romano Prodi ottenne nuovamente la fiducia dinanzi alle camere.
Le condizioni per formare un nuovo governo si ricrearono un anno dopo con la caduta definitiva del governo Prodi. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo convocò per conferirgli un mandato esplorativo. Dopo quattro giorni di consultazioni Marini rimise l’incarico nelle mani del Capo dello Stato.
Le origini abruzzesi, seppur lontane dalla Marsica, gli sono valse il soprannome di “Lupo Marsicano”, a volergli attribuire il carisma, la testardaggine, la testa dura del popolo che vive intorno al Fucino.
Le reazioni del mondo politico
Il governatore della Regione Abruzzo ha voluto far pervenire una nota di amarezza: “L’Abruzzo perde una delle sue figure più autorevoli e rispettate. A nome mio e della Giunta regionale esprimo il cordoglio per la scomparsa di Franco Marini, politico e sindacalista che ha svolto la sua attività raggiungendo i massimi livelli istituzionali prestando sempre particolare attenzione alla sua terra d’origine”
Stefania Pezzopane, deputata PD, ha immediatamente espresso il proprio cordoglio. “Una bruttissima notizia, la morte del Presidente Franco Marini mi addolora e colpisce tutti noi. Un grande italiano, un abruzzese di valore. Franco ti vogliamo bene, riposa in pace”.
Enrico Letta ha postato questo pensiero sulla propria pagina Facebook: “Profonda tristezza per la notizia della scomparsa di #FrancoMarini. Tanti pensieri, tanti ricordi. Un grande protagonista. Un grande amico”.
Pierluigi Castagnetti, esponente di lungo corso dei Popolari Italiani, è stato il primo a twittare la morte di Franco Marini: “Uomo integro, forte e fedele a un grande ideale: la libertà come presupposto della democrazia e della giustizia. Quella vera”.
Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali: “Ci ha lasciato uno dei grandi protagonisti del sindacato e della politica degli ultimi 40 anni. Uno degli artefici della nascita dell’Ulivo e del centrosinistra, quando con coraggio impedì che il PPI scivolasse a destra. Io perdo un Maestro, un Padre, un Amico”.
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