Oggi, 18 marzo, è la Giornata nazionale delle vittime del covid. La data, anche se simbolica, non è stata scelta a caso. Il 18 marzo di un anno fa i mezzi militari fecero il loro ingresso nella città lombarda, tra le più colpite all’inizio dell’emergenza pandemica nel nostro Paese. Vennero impiegati per il trasporto delle salme, ormai troppe per la capienza degli ospedali cittadini, logorati da un’inarrestabile escalation di contagi. Le scene suscitarono sgomento e disperazione, dando una percezione del lutto differente rispetto a quanto visto, o supposto, fino a quel momento. Foto e video amatoriali girati dai cittadini sui balconi di casa o dietro una finestra semi socchiusa diventarono subito virali. In pochissimi minuti fecero il giro del mondo attestando la situazione bergamasca come una tra le più gravi in Italia. Ora, come allora, è impossibile dimenticare.
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Per tutta la giornata odierna il tricolore presente nei municipi di tutta Italia sarà esposto a mezz’asta, in segno di lutto. Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha inviato una lettera a tutti i sindaci perché partecipino alla ricorrenza con un minuto di silenzio da osservare alle 11. Quella che era una proposta è stata approvata all’unanimità dalla commissione Affari costituzionali del Senato riunita in sede deliberante. Come riporta l’Agi, dalla commissione disco verde anche ad un ordine del giorno, approvato da tutte le forze politiche che siedono in Parlamento, per facilitare gli indennizzi ai familiari delle vittime del covid 19.
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Intanto, nella giornata di ieri, in 23.059 sono risultati positivi al test del coronavirus, secondo i dati del ministero della Salute, che portano il totale a 3.281.810. Ieri i casi individuati erano stati 20.396. Sono invece 431 le vittime in un giorno (due giorni fa erano 502) per un totale dall’inizio dell’emergenza di 103.432. Ad oggi ci sono in Italia 539.008 attualmente positivi. Dall’inizio della pandemia sono invece 2.639.370 i guariti e dimessi. Sono 3.317 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per covid in Italia, 61 più di ieri nel saldo tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione, secondo i dati del Ministero della Salute, sono stati 324 (ieri erano 319), mai così tanti da quanto viene comunicato il dato. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 26.517 persone, con un incremento nelle ultime 24 ore di 419.
In Abruzzo, invece, nella giornata di ieri sono stati registrati 304 nuovi casi (sono complessivamente 60928 i casi positivi al covid 19 registrati dall’inizio dell’emergenza) e 10 decessi. Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 11678 (-694 rispetto a ieri).