Avezzano. Non c’è rinnovata sensibilità ambientale che tenga se ancora oggi, nel 2021, con le più svariate possibilità di portare avanti un’intelligente e capillare raccolta differenziata, ci si imbatte in cumuli d’immondizia e rifiuti di ogni genere ai bordi delle strade. L’inciviltà è difficile da contrastare, specialmente se non c’è collaborazione da parte chi, con una semplice telefonata o segnalazione all’azienda preposta, o anche solo al Comune di residenza, potrebbe smaltire i propri scarti senza impattare sull’ambiente. Alle periferie di Avezzano, purtroppo, non di rado si incontrano intere aree destinate all’illegale malcostume. Sulla circonfucense, nel tratto di strada che unisce via Nuova a strada 5 e strada 6, c’è solo l’imbarazzo della scelta: plastica, vetro, cartoni, vestiti, rifiuti solidi di ogni tipo, invadono strade e fossi limitrofi. Parte di questa spazzatura è talmente usurata da lasciare intendere che si trova lì, in quel preciso punto, da molto tempo.
L’articolo 452 bis del codice penale punisce con la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 10.000 a 100.000 euro chiunque, abusivamente, cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili dello stato preesistente: 1) delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; 2) di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna (primo comma). Il secondo comma prevede un’ipotesi aggravata quando il delitto sia commesso in un’area naturale protetta o sottoposta a specifici vincoli, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette.
Secondo un recente studio condotto da UE, uno dei reati ambientali più diffusi è proprio l’emissione o scarico illegale di sostanze nell’aria, nell’acqua o sul suolo. La direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente elenca una serie di violazioni ambientali che sono punibili come reati in tutti i paesi dell’UE. Ai sensi della normativa, i paesi dell’UE devono applicare sanzioni penali efficaci, proporzionate e dissuasive in presenza di un reato ambientale, sia che esso sia commesso intenzionalmente che per grave negligenza. L’istigazione, il favoreggiamento e il concorso nel reato ambientale sono anch’essi punibili come reati. Testimonianza, questa, di una maggiore attenzione, da parte dell’Europa, all’inquinamento ambientale.