Viviamo in un’epoca in cui siamo sempre più iperconnessi, i social e internet hanno preso il sopravvento sulle nostre vite e ci sentiamo persi senza smartphone e connessione. Dobbiamo capire quanto questa urgenza, o dipendenza, influisce sulla nostra salute psico-fisica. Quando si riconosce di aver superato il limite si potrebbe ricorrere al rimedio del digital detox.
Correlate al fenomeno dell’iper-connessione si sono sviluppate nel corso del tempo anche alcune patologie. In primis, la “FoMO” (Fear of Missing Out), cioè la sensazione di essere tagliati fuori quando non si è online e non si può controllare ciò che sta succedendo nella realtà virtuale. Questa sensazione appartiene alla categoria delle “ansie sociali” ed è generata dal meccanismo di dipendenza creato dai social networks, ambienti governati dall’imprevedibilità e dall’incertezza da cui gli utenti vengono travolti; un circolo ossessivo di continuo scrolling della homepage e controllo delle notifiche. Infine, non è da trascurare anche la IAD (Internet Addiction Disorder), una vera e propria dipendenza dall’essere connessi, che si esprime con il bisogno di restare più tempo online e con il disinteresse sempre più accentuato per le altre attività “reali”.
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La pandemia in corso ha implementato l’utilizzo delle tecnologie a causa della riduzione dei rapporti sociali “dal vivo”. L’interazione digitale appare come la nostra unica salvezza perché ci permette di lavorare, di sentire amici, parenti e colleghi lontani, di mantenere i rapporti a distanza, di fare e-shopping e di informarci. Ma la volontà di connessione e condivisione digitale, se portata all’eccesso, può creare una vera dipendenza e una serie di disturbi di ansia e stress, un sovraccarico cerebrale ed emotivo faticoso da gestire.
L’Harvard Business Review segue da anni l’equilibrio tra la vita personale e professionale e quello tra le attività “dal vivo” e quelle digitali. È emerso che controllare compulsivamente lo smartphone crea ansia, tende ad isolare, ma non solo: più tempo si passa sul social media e più si è infelici. È stato preso in esame un campione di individui in cui durante la permanenza su Facebook i livelli di serotonina si abbassavano mentre quelli di stress aumentavano.
Cosa si intende per Social e Digital Detox?
Per Social Detox si intende un allontanamento dal mondo dei social media, se questi diventano una presenza troppo ingombrante nelle nostre giornate o rubano troppo del nostro tempo alla famiglia e all’interazione “reale”. Il Digital Detox è un passo in più: non solo legato ai social ma a tutta la sfera digitale, un abbandono progressivo di tutti quei device che ci rendono schiavi di uno schermo per troppe ore al giorno. Per quest’ultimo l’allontanamento può diventare più complesso se si considera che necessita di lasciar da parte per un po’ anche lo smartphone con cui ormai siamo abituati a svolgere quasi tutte le azioni quotidiane.
Quali sono i benefici del Social e Digital Detox?
Il senso di spaesamento iniziale è normale, ma verrà ripagato nell’immediato. Sicuramente si avrà più tempo per se stessi e per la propria famiglia. È provato inoltre che diminuirà lo stress e l’ansia in quanto ciò che si vede sul social rappresenta una versione edulcorata e migliorata delle vite degli altri utenti e il paragone con la propria esistenza, con il proprio tenore di vita o il proprio stesso corpo a volte può generare senso di inadeguatezza e sconforto. Grazie a questa particolare forma di disintossicazione si potrà essere più concentrati sul lavoro, anche se in smart working o se si svolge un impiego prettamente con l’utilizzo di dispositivi informatici. È necessario, infatti, lavorare nelle ore dedicate a questa attività ed evitare di “non staccare mai” perché si può sfociare nella sensazione di estremo esaurimento delle energie, limitando anche la produttività e la propria performance. Altri benefici si individuano in un miglioramento della qualità del sonno perché è scientificamente provato che fissare lo schermo luminoso dello smartphone prima di dormire interferisce con il riposo, agitando le cellule cerebrali e aumentando il battito cardiaco, ma migliorerà anche la postura, diminuendo la possibilità che si sviluppino problemi alla cervicale.
Come fare per disintossicarsi dai social?
Ci son tanti tipi di disintossicazione da social media in correlazione alla tipologia di “dipendenza” che si è sviluppata. Tra le prime cose da fare gli esperti consigliano di eliminare i contatti fastidiosi e fare una pulizia nella propria lista di quegli utenti che fanno solo innervosire. Risulta utile, inoltre, cancellare gli account inutilizzati o creati solo per curiosità. Necessario e doveroso, anche, imporsi un tempo massimo di navigazione – ormai molte app offrono all’utente la possibilità di monitorare il tempo che si trascorre sul social network. Quando però, l’utilizzo di un social è diventato compulsivo e ossessivo, allora in quel caso sarebbe opportuno allontanarsi per circa due settimane e addirittura cancellare l’account. Studi dimostrano che passare almeno 2 settimane senza un canale social attivo fa perdere subito interesse e si sarà meno portati a volerlo riattivare nuovamente, a dimostrazione del fatto che questa smania di condivisione non ha nulla di realmente utile e positivo.