L’Aquila. Si è conclusa ieri la personale d’arte di Vincenzo Bonanni, artista aquilano legato intellettualmente alla poesia di Pierpaolo Pasolini e Alda Merini. Ben sedici opere esposte negli spazi della libreria Colacchi, la mostra di Vincenzo Bonanni inserita nel programma della Perdonanza Celestiniana è stata fortemente voluta e dunque prorogata anche per il week end di sabato 3 e domenica 4 settembre nel programma Jazz per le terre del sisma, previsto nel capoluogo regionale.
Bonanni ha voluto rendere omaggio a due grandi voci della poesia del ‘900; in occasione del centenario della nascita di Pierpaolo Pasolini i numerosi visitatori hanno potuto ammirare tre grandi ritratti del poeta, Ai poveri il pane, Ai poeti la pace; La ballata delle madri; Ermetica ricerca del ricordo futuro. Presenti inoltre alcune opere della produzione intitolata Keep Moving – La liturgia del corpo dove il primo piano favorisce la rappresentazione dell’inconscio, dell’incomunicabilità che si svela attraverso l’osservazione del corpo.
Spazio anche per la grande poetessa Alda Merini: Vincenzo Bonanni celebra la donna/poeta come nelle due grandi tele che ricordano le sue lenzuola/sudario. Un riferimento intimo ed intenso alla vita tormentata della poetessa dei navigli, testimonianza di un lungo percorso affettivo ed intellettuale che lega Bonanni ai due grandi personaggi della cultura italiana del ‘900.
Ai microfoni di AZ Informa, Vincenzo Bonanni si sofferma sull’attualità del messaggio di Pierpaolo Pasolini e di Alda Merini e sul significato personale del termine coraggio che trova aderenza e necessità nella nostra società contemporanea.








