L’Aquila. “Decumano Maximo” è il film-dossier del regista pescarese Alessio Consorte. Girato principalmente in Abruzzo, è un viaggio nel tempo e nello spazio sulle tracce della guerra sociale, che vide opporsi, dal 91 all’88 a.C., le città italiche dei Marsi, dei Sanniti e di altri popoli “periferici” allo strapotere di Roma. Una ricostruzione storica ricostruzione storica coprodotta da Consorte, CF Studio e dalla Fondazione Pescarabruzzo, che nei prossimi giorni arriverà anche a Milano. Dal 15 al 17 febbraio verrà proiettato all’Anteo CityLife di Milano.
“Quando, per lavoro, frequentavo le fiere internazionali, andavo sempre alla ricerca di ciò che avesse a che fare con l’Abruzzo, notando sempre una poca rappresentanza in loco”, spiega Consorte che deve la sua passione per la camera a un incontro con Spike Lee nel 2005 a New York. “Ho sempre avuto il sogno di raccontare l’Abruzzo, ma non avrei mai pensato di arrivare a realizzare un film. L’autore de La 25a Ora disse di essere un filmaker di NY, a me piace pensare di esserlo della mia terra”.
Protagonisti del docufilm, girato soprattutto in Abruzzo, gli italici che rivendicavano gli stessi diritti dei romani. Non a caso, sulle monete dell’epoca è raffigurato un toro (simbolo italico) intento ad azzannare una lupa, l’effigie romana per antonomasia. Furono i Marsi, cui poi si aggiunsero altri popoli, a decidere di marciare sulla via Valeria, giungendo alle porte di Roma, dove furono battuti. ‘Decumano Maximo’ riporta a quei giorni e a quei luoghi bellici abruzzesi, tra cui Corfinio, in provincia dell’Aquila, dove – emerge nel film – venne forgiata per la prima volta una moneta autonoma con la scritta Italia.
L’Aquila città europea dello sport 2022: lunedì la presentazione del calendario ufficiale
Prezzi ARERA 2022: stangata nei rincari in bolletta per gas e luce
