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Debiti deteriorati, ecco perché le nuove norme europee rischiano di complicare la concessione del credito bancario.

Redazione AZ InformabyRedazione AZ Informa
4 Gennaio 2021
in Economia
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Debiti deteriorati e nuove disposizioni normative, è il tema caldo nel mondo delle imprese in queste prime battute del nuovo anno. Il quadro d’insieme suggerisce una difficoltà oggettiva per le aziende del territorio, anche in ragione degli eventi straordinari del 2020. La CNA condanna allora le norme entrate in vigore in questi giorni, poiché il controtendenza rispetto alle necessità del tessuto d’impresa.

Anno Covid, i sostegni all’Abruzzo

Gli aiuti concessi dallo Stato nel 2020, in forma di sostegno all’economia all’indomani dell’avvio della crisi sanitaria sono stati erogati attraverso il Fondo Centrale di Garanzia del ministero dell’Economia con i decreti “Cura Italia 1 e 2. Poco meno di 38mila finanziamenti approvati. Una platea abbastanza ampia, ma lontana dal totale delle imprese abruzzesi attive. Al 29 dicembre scorso, erano in totale 37.931 i finanziamenti autorizzati, per un importo totale di 2.405.592.790,13 euro, con le province di Chieti e Teramo pressoché appaiate in cima alla graduatoria quanto a numero di pratiche approvate (oltre 10mila a testa), seguite da Pescara e dall’Aquila. Graduatoria che si conferma anche in relazione al volume degli importi erogati, con il Teramano però in vetta a quota 745,8 milioni. Sono state invece 27.836 le pratiche approvate per i finanziamenti fino a 30mila euro (erano 25mila nella prima fase), ovvero oltre il 73% del totale. Per questo taglio di richieste, tipico soprattutto del mondo delle micro imprese, sono stati erogati complessivamente poco più di 500 milioni di euro, con la provincia di Chieti in cima alla graduatoria territoriale sia per numero di operazioni (7.786) che per volume complessivo (oltre 142,5 milioni di euro).

Debiti deteriorati, le nuove disposizioni non avevano previsto la pandemia

A far discutere adesso è però soprattutto «una misura pensata in un’epoca completamente diversa, ma che in presenza di una crisi senza precedenti generata dalla pandemia rischia di gettare un gran numero di micro imprese in una condizione di disagio ulteriore». A sottolineare l’allerta che attraversa il mondo imprenditoriale è la Cna Abruzzo, che citando l’appello lanciato a livello nazionale dalla stessa confederazione artigiana, dall’Abi e da altre sigle associative, invoca un intervento urgente, da parte delle istituzioni comunitarie, per correggere «le nuove regole relative all’identificazione dei debiti come deteriorati.

Cosa prevede la nuova normativa?

Disposizioni di certo restrittive, come quella che limita a 90 giorni il periodo di ritardo di pagamento ammesso, con l’applicazione, da gennaio 2021, di nuove e più restrittive soglie per gli importi scaduti, nonché i nuovi criteri per il trattamento dei crediti ristrutturati, rischiano di determinare la classificazione “a default” di un numero ingentissimo di imprese, comunque sane. Queste imprese perderebbero l’accesso al credito, con quello che ne consegue in termini di prospettive di ripresa».

Debiti deteriorati e banche, si complica la concessione del credito

Insomma, ad di là dei tecnicismi, esistono timori più che fondati che sul capo della piccola imprenditoria possa arrivare ora una nuova tagliola. Così, a detta della Cna, «diventa indispensabile evitare che, alla classificazione di un credito come deteriorato, consegua in tempi troppo stretti e predeterminati l’imposizione di coperture a carico delle banche fino all’annullamento del valore del credito. Un approccio di questo tipo, che in generale induce le banche a restringere i criteri di concessione del credito, appare particolarmente dannoso perché introduce un incentivo perverso a favore della cessione del credito, al primo segno di deterioramento, al di fuori del circuito del mercato bancario regolamentato, invece di incoraggiare la banca ad accompagnare il cliente in un percorso di ristrutturazione».

Fonte CNA

Foto di ilsole24ore.com

Tags: annullamento del creditoaziendebancheCNAconcessione del creditoconcessioni bancariecovid-19Cura Italia 1Cura Italia 2debiti deterioratidisposizioni europeefinanziamenti all'Abruzzofondo di garanziaImprese abruzzesipandemiaSostegno alle imprese

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