Lecce nei Marsi. Durante il corso dell’ultimo Consiglio comunale, svoltosi in data 30/07, l’amministrazione comunale di Lecce nei Marsi ha conferito la cittadinanza onoraria alla professoressa Cristiana Petrinelli Pannocchia. Il riconoscimento trova la sua ratio nei meriti scientifici e nel prezioso lavoro che quest’ultima ha svolto sul territorio. Gli scavi archeologici, da lei condotti, ad opera dell’Università di Pisa e della scuola internazionale di archeologia, hanno riportato alla luce, sul territorio di Lecce nei Marsi, i resti del villaggio neolitico più antico d’Italia, risalente a circa seimila e ottocento anni prima di Cristo. La campagna di scavi terminerà intorno alla metà di agosto.
Queste le dichiarazioni della professoressa, rilasciate al Centro: “La certezza che si tratti di un insediamento stabile l’abbiamo avuta dallo studio condotto dall’Università e dal Cnr di Pisa su reperti, riguardanti una struttura abitativa, venuti alla luce alla fine della campagna di scavi del 2021. Si tratta di cumuli di pietre che riempivano le buche di pali che sostenevano la struttura: un capanno in legno con pareti coperte di argilla e paglia e di lame di selce che formavano la parte tagliente di falcetti costruiti in legno. Dunque ci troviamo in presenza di un villaggio abitato da coltivatori che allevavano gli animali e usavano il falcetto per raccogliere il grano”.