Preoccupa, e non poco, l’aumento dei contagi da Covid sul litorale abruzzese e in particolare nel pescarese. L’Abruzzo è tornato ad allentare la presa solo lunedì, forte del significativo abbassamento dell’indice RT. A distanza di appena sei giorni, però, i numeri tornano a crescere. Un’impennata per certi versi inattesa. A partire dalla mezzanotte di oggi tre comuni saranno blindati dalla più forte delle strette. Sotto il marchio della zona rossa Tocco da Casauria, Atessa e San Giovanni Teatino. Misure fortemente restrittive a dare l’idea di un’inversione prepotente della curva contagi. Ecco allora che le istituzioni salgono in cattedra per arginare e prevenire una nuova esplosione di casi.
“Alla luce dei recenti dati sull’emergenza sanitaria nella città di Pescara, sempre più colpita dai contagi da Covid-19, riteniamo che sia opportuno valutare seriamente la chiusura immediata, seppur temporanea, delle scuole di ogni ordine e grado”.
E’ quanto riportato in una nota ufficiale giunta alla redazione di AZ Informa da Luca De Renzis della Lega Salvini Abruzzo ed il capogruppo di Fratelli d’Italia, Guerino Testa.
“Le rinunce e i sacrifici delle precedenti settimane hanno fatto tornare l’Abruzzo in fascia gialla ma ora occorre intervenire tempestivamente per non rischiare di trovarci ad affrontare, a breve, un punto di non ritorno. E’ evidente che la prudenza assunta con i comportamenti personali non è bastata e va prestata massima attenzione ai singoli dati che, purtroppo, parlano chiaro. Senza allarmismi ma con grande senso di responsabilità, occorre pensare ad interventi mirati, localmente e nel tempo, che stronchino sul nascere un ulteriore aumento delle infezioni.
La questione scuola – dallo scoppiare della pandemia – ha rappresentato un punto cruciale di discussione, con la necessità di contemperare due esigenze parimenti importanti: quella di garantire l’indispensabile didattica in presenza con quella di impedire lo sviluppo di contagi e focolai. Riteniamo che, dopo troppi mesi di incertezze sul fronte epidemiologico, una misura restrittiva sulle scuole vada – nostro malgrado – intrapresa e nonostante l’attenzione encomiabile del personale docente, del personale scolastico tutto e delle famiglie. D’altronde, è noto come il numero delle persone coinvolte nel mondo dell’istruzione sia di per sè stesso, pur involontariamente, un grande bacino di trasmissione. Siamo consapevoli delle difficoltà che un simile provvedimento possa comportare per le famiglie, ma crediamo – in qualità di amministratori, di cittadini e di genitori- che un ulteriore sforzo, limitato nel tempo, sia quanto mai urgente per bloccare alla radice ogni eventuale peggioramento della situazione”.