Le quattro ruote degli italiani in tempo di Covid hanno riservato sorprese. Vacanze? Sì, ma nel rispetto delle più accorte misure di prevenzione e, se possibile, ottimizzando la qualità del viaggio e la spesa economica. E allora come unire risparmio, sicurezza ed evasione dalla routine?
Stando ai numeri del comparto turistico la nuova moda estiva incontra lo spirito on the road del camper, considerato la perfetta soluzione alle esigenze del viaggiatore. Consente di muoversi in solitaria, senza venire a contatto coi pendolari da vacanza. Si abbatte poi il costo del pernottamento, garantendo il distanziamento sociale e l’isolamento rispetto a fonti di contagio.

La piattaforma europea di camper-sharing Yescapa ha annunciato di aver quadruplicato le visite al sito già nelle prime due settimane dello scorso giugno, e quindi sulle prime battute estive. Secondo i dati diffusi da camperpress.it, invece, le immatricolazioni di nuovi camper, nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2020, sono state 6.545, ovvero il 7,44% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. L’apice in estate e in particolare a giugno. Il clou della stagione estiva ha fatto registrare oltre un milione di turisti votati alla vacanza in camper, tanto che le immatricolazioni sono cresciute del 50% rispetto al 2019.
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Un ulteriore dato di valore è rappresentato dal recupero del fermo fabbrica primaverile, segnando un incremento pari all’1% su base annuale gennaio-dicembre – del numero di camper prodotti rispetto all’anno precedente. Delle 20.000 unità prodotte, oltre l’80% è destinato all’esportazione, in particolare verso la Germania.

Il presidente dell’Associazione Produttori Caravan e Camper (APC), Simone Niccolai, ha dichiarato a camperpress.it di intravedere un ulteriore esplosione del settore camperistico: “I nostri indicatori ci dicono che la domanda resterà alta e non solo per motivi di sicurezza sanitaria legati alla pandemia, ma anche perché il camper sta diventando uno stile di vita trendy. I concessionari stanno preordinando a livelli sostenuti, in modo da avere i camper disponibili per la vendita ai clienti finali. Siamo quindi molto fiduciosi nell’andamento delle vendite per il 2021. E siamo lieti ed orgogliosi di poter aumentare ancora i posti di lavoro e creare così valore aggiunto per il territorio e per il nostro Paese.”
LA NOTA DEL CTG L’AQUILA A FRONTE DEL TREND IN CRESCITA: NUOVI SERVIZI PER I CAMPERISTI
Le Aree Sosta Camper non devono essere dei semplici parcheggi, ma strutture ricettive turistiche. Ogni piazzola deve avere una dimensione minima di 32 metri quadri (8×4), meglio se di 40/45 mq (9×5 metri); tra una piazzola e l’altra sarebbe opportuno posizionare delle separazioni nette, quali siepi, cordoli o aiuole, per garantirne il distanziamento.

Una proposta potrebbe essere quella di iniziare a lavorare sin da subito per realizzare una vera area camper attrezzata sia allo scarico che al “rifornimento” di acqua ed energia elettrica. In fondo non è necessario dare una sosta gratuita senza servizi e per di più in zone con panorami non appetibili dal punto di vista turistico.
Sarebbe bello poter fornire al turista un’area consona, vicino al centro e ben servita. In fondo il turista è fonte di guadagno e andrebbe trattato e vezzeggiato come il miglior cliente della propria attività commerciale. Se il turista si trova a suo agio e con i dovuti “confort” magari tornerà a trovarci e comunque sarà la nostra miglior pubblicità gratuita ed itinerante.
Si potrebbero dotare le piazzole con dei pannelli fotovoltaici con la possibilità di riutilizzare la corrente prodotta sia per la città che per il turista stesso. Questo è il momento ottimale per farlo, il Ministero della Transizione Ecologica ha da investire un bel po’ di risorse, la maggior parte delle quali sulle energie rinnovabili.