Un gruppo di famiglie degli alunni degli istituti scolastici avezzanesi, in particolare delle materne e delle elementari, ci ha fatto pervenire una lettera pubblica indirizzata all’amministrazione Di Pangrazio.
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Il fronte unito dei genitori pone la riflessione sulle difficoltà economiche patite dalle famiglie nel rispettare la procedura scolastica in materia di emergenza sanitaria. La pressione esercitata sulle rispettive capacità finanziarie, ha costretto all’appello nei confronti delle istituzioni pubbliche.
Lettera aperta agli Amministratori della Città di Avezzano
“21 Gennaio 2022, a poco più di 10 giorni dal rientro a scuola dopo la pausa natalizia, le nostre famiglie si trovano a fare lunghe file davanti alle farmacie per i tamponi: T0, T5 e poi di nuovo T0, T5 e così via quasi ogni 3 giorni. Si aspetta al freddo e con i bambini piccoli spesso insofferenti, perché a differenza degli studenti delle scuole medie e superiori, che in auto sorveglianza possono effettuare gratuitamente il tampone antigenico fino al 28 febbraio (Decreto del Governo entrato in vigore l’8 gennaio), per i bambini delle elementari e della materna sono le famiglie a dover pagare le famiglie. Definire “assurda” l’esclusione è un eufemismo. Dopo un caso positivo in classe, scatta la sorveglianza: 30 euro in tutto per i due test richiesti dalla scuola: il primo subito, il secondo dopo 5 giorni dal contatto. Sì, perché si rischia anche di non essere contattati dalla Asl per il molecolare al T5. Nel giro di una settimana, una famiglia con due bambini può arrivare a spendere oltre 60 euro di tamponi (sempre se non lo fanno anche la mamma e il papà per precauzione) e ci si domanda se sarà così fino a giugno.
Chiediamo urgentemente un intervento, un supporto, un’azione che ci sostenga, come sta avvenendo già in diversi comuni e regioni che stanno contribuendo ai costi che le famiglie stanno incontrando per provare ad avere una vita “normale” in questo momento di grande confusione ed instabilità sociale ed economica”.