L’emergenza sanitaria, il primo lockdown e le chiusure degli ultimi mesi hanno messo in ginocchio l’intero settore della ristorazione e dei pubblici esercizi. La zona rossa durante le festività natalizie, senza adeguati sostegni al comparto, è un colpo di grazia per le imprese di Sulmona, della Valle Peligna e degli altri territori limitrofi. Zone interne dell’Abruzzo che maggiormente risentono della evidente crisi dovuta all’emergenza sanitaria.
Il quadro di Confesercenti circa le imminenti festività
«Chiudere il 24, 25, 26 e 31 dicembre equivale, sull’intero territorio nazionale, ad una perdita di fatturato di un miliardo di euro per bar e ristoranti. – ha dichiarato Pietro Leonarduzzi di Confesercenti – Per questo i governi nazionale e regionale hanno l’obbligo di assumere un impegno serio e concreto nei confronti delle imprese della ristorazione».
La perdita di fatturato sul tessuto nazionale.
Confesercenti del Centro Abruzzo sostiene che va riconosciuto alle attività, come già fatto dalla Germania, ristori al 75% dei ricavi degli stessi giorni dell’anno precedente. Il fatturato di bar e ristoranti nei giorni 24, 25, 26 e 31 dicembre vale da solo un miliardo di euro a livello nazionale.
«In questo 2020 così duro per la ristorazione, gli imprenditori hanno sempre dimostrato rispetto delle regole dettate dall’emergenza Covid-19 – ha detto Angelo Pellegrino, di Fiesa Confesercenti – I governi diano la possibilità alle imprese di arrivare al 2021 e prevedano ristori immediati e certi. Altrimenti saranno centinaia le imprese di Sulmona e dell’Abruzzo interno a rischiare la chiusura definitiva con la conseguenza perdita di tantissimi di posti di lavoro».
L’invito di Confesercenti all’utenza commerciale
C’è rabbia ed esasperazione negli imprenditori; non vogliono essere degli interruttori e stare dietro a chi apre e chiude le aziende, vietando il lavoro delle imprese, senza trovare una strada per tutelarle. Per questo la Confesercenti del Centro Abruzzo invita i cittadini e i clienti di bar e ristoranti ad essere vicini ai pubblici esercizi di fiducia e di continuare a sceglierli, dove possibile, anche in queste difficili giornate.
Fonte Confesercenti
Foto di unioneartigiani.it