Entro la giornata di oggi gli afghani accolti nel centro di prima accoglienza allestito all’interno del Centro Merci Marsicano saranno ricollocati nelle strutture alberghiere selezionate. Operazioni in linea con le aspettative delle istituzioni, i moduli abitativi di Avezzano hanno di fatto rappresentato uno scalo veloce e necessario ai fini della messa in atto delle procedure medico-sanitarie previste dal protocollo Covid.
La Asl ha messo a disposizione 15 operatori tra medici, farmacisti, infermieri e amministrativi, per svolgere a pieno ritmo le operazioni di immunizzazione. Sono stati somministrati complessivamente 647 vaccini ed assicurate oltre 120 visite mediche.

Il trasferimento egli sfollati nelle strutture di lunga accoglienza è cominciato all’indomani dei primi scaglioni di arrivi e non si è mai interrotto. Stando all’aggiornamento diffuso ieri dal dipartimento di Protezione Civile, gli ospiti del centro sono stati così distribuiti: 76 a Villa Gaia (Lecce nei Marsi), 65 al Don Minozzi (Ofena), 24 all’Hotel Tittina (Montorio al Vomano), 27 all’Hotel Vomano (Montorio al Vomano), 14 all’Hotel Pina (Isola del Gran Sasso) e 8 all’Hotel Olimpia (Scurcola Marsicana).
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Gli addetti ai lavori raccontano la gratitudine delle anime giunte da lontano in tempo di emergenza. Gratitudine verso il Paese che li ha accolti e le persone che lo hanno reso possibile. E poi ancora la felicità verso un nuovo percorso di vita, finalmente possibile.

Il centro della Croce Rossa, gestito con la Protezione Civile, si appresta dunque a chiudere i battenti. Non sono mancati gli encomi delle istituzioni politiche per l’efficienza e la funzionalità nel più ampio contesto di accoglienza. Un polo strategico in chiave nazionale.
“E’ stata una esperienza emergenziale unica a cui il sistema regionale di protezione civile abruzzese e in particolare il nostro volontariato ha risposto con grande rapidità e la consueta professionalità”, ha spiegato il direttore dell’agenzia regionale abruzzese di Protezione civile, Mauro Casinghini.