Avezzano. Inclusività, sport e valori sono le basi sulle quali si fondano le discipline paralimpiche che, soprattutto negli ultimi anni, grazie anche a un’importante e rinnovata esposizione mediatica, hanno fatto numerosi proseliti nell’opinione pubblica internazionale. Tanti sono infatti gli esempi virtuosi di campioni che hanno trasceso il ruolo strettamente sportivo per affermarsi come modelli da seguire, da Bebe Vio nella scherma ad Alex Zanardi nel ciclismo.
Premessa obbligatoria quando si parla di sport paralimpico in generale e dei campionati italiani di ciclismo paralimpico su strada e crono nello specifico che si terranno ad Avezzano nella due giorni del 27 e 28 agosto. L’evento si è reso possibile grazie alla partnership istituzionale tra il Comune di Avezzano e il GAL Marsica. Presenti, in occasione della conferenza stampa di stamane, l’assessore allo sport Pierluigi Di Stefano, Rocco Di Micco, presidente del patto territoriale Marsica, Mauro Sciulli, presidente CIP (Comitato italiano Paralimpico), Lucilla Lilli, presidente del GAL Marsica e Giovanni D’Amico della DMC.
“Ringrazio il GAL Marsica che finanzia l’evento e l’associazione A.S.D. Addesi Cycling di Pierpaolo Addesi che ha scelto Avezzano come unica sede nazionale della manifestazione”, ha commentato l’assessore Di Stefano. “Abbiamo riqualificato l’intero patrimonio scolastico della nostra città con l’amministrazione Di Pangrazio ma adesso abbiamo l’obbligo di passare agli impianti sportivi, dal Velodromo al campo da hockey, passando per quello del rugby e dello stadio dei Pini. Dobbiamo iniziare a misurarci con attività sportive di livello sempre più elevato. Inoltre è fondamentale abbattere le numerose barriere architettoniche in giro per la città per renderla a misura di chiunque”.
“Per il GAL non è solo un impegno economico ma anche di promozione e valorizzazione del territorio anche con riguardo al turismo sostenibile. Le nostre iniziative guardano a come coniugare nel migliore dei modi questi elementi, dallo sport al sociale”, ha sostenuto Lucilla Lilli. Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Mario Di Lorenzo, direttore del GAL. “Tutto il patrimonio marsicano rientra nel progetto di accessibilità che abbiamo predisposto per valorizzare quest’area dell’Abruzzo. È un qualcosa a cui teniamo molto”, ha commentato. Anche Di Micco e D’Amico hanno sottolineato l’importanza di eventi simili per dare evidenza al territorio marsicano anche in relazione alle attività di cooperazione tra gli attori promotori della manifestazione.
Sono attesi circa centocinquanta atleti con disabilità. “Alla base di tutto c’è la sensibilità verso questo mondo. La disabilità non si vede, è ormai assorbita bene. Sto girando il mondo e posso dirvi che no, l’Italia non è l’ultimo paese al mondo per sensibilità e accessibilità verso i disabili”, ha detto Addesi.