La stagione estiva è cominciata nel segno della portata straordinaria delle precipitazioni dello scorso inverno. Il Cam annuncia dunque un miglioramento dei flussi idrici rispetto allo scorso anno. Piogge battenti in quantità e copiose nevicate hanno assicurato una fonte di captazione importante per l’approvvigionamento idrico dei vari acquedotti intercomunali.
Stando ad una relazione dei tecnici dello stesso consorzio acquedottistico marsicano, le principali portate idriche captate sui sistemi gestiti, solo in questi giorni avrebbero cominciano ad evidenziare un leggero segno di flessione. “Le principali centrali di sollevamento, gestite da questo CAM SpA, attualmente sono utilizzate non la massimo delle loro potenzialità, essendo ancora limitata la richiesta di acqua. Le varie sorgenti ancora riescono a soddisfare egregiamente la portata necessaria agli acquedotti”.

La dott.ssa Manuela Morgante, presidente del Consiglio di Gestione del Cam, ha sottolineato alla redazione di AZ Informa la bontà delle riserve accumulate e al tempo stesso lo stato di allerta del Consorzio in occasione della stagione estiva, a prescindere dalle condizioni delle singole annualità. “Lavoriamo al massimo delle forze, in caso di crisi siamo pronti ad intervenire con le autobotti. Eventuali criticità maggiori, qualora dovessero presentarsi, saranno gestite come sempre attuando delle turnazioni orarie, dedicando risorse interne esclusivamente alla gestione delle manovre di apertura e chiusura degli impianti nei comuni con maggiore criticità e richiedendo all’autorità competente ordinanze di limitazioni all’uso dell’acqua potabile con divieti ben specifici”.

Sono stati necessari lavori di miglioramento della distribuzione idrica sulle reti interne di diversi comuni in particolare quelli che stanno registrando decine di migliaia di presenze, come Tagliacozzo, Cappadocia e Sante Marie. “Tali lavori consentiranno una maggiore disponibilità della risorsa idrica che andrà a beneficio di tutta la filiera dei comuni serviti dall’acquedotto “Liri Verrecchie” fino al Carsolano. Nella Valle Roveto invece, proprio per favorire i Comuni maggiormente a disagio, come San Vincenzo e Balsorano, è stato potenziato l’impianto di sollevamento denominato “Pantaleo” con un aumento di portata di circa dieci litri secondo a beneficio di tutta la linea di adduzione dell’acquedotto Pantaneccia“.
Gli unici casi di carenza si sono fin qui evidenziati in quei contesti in cui è stato appurato un uso improprio della risorsa idrica, “Parliamo ad esempio dell’innaffiamento di orti e giardini, causa di eccessivi assorbimenti sulla rete idrica con cadute di pressioni eccessive”.