L’Aquila. Manca poco alla pubblicazione del decreto attuativo del ministero della Salute, di concerto con il ministero dell’Economia, con riferimento al Bonus Psicologo 2022. La normativa sarà chiamata a breve a chiarire le modalità di erogazione del Bonus, che dovrebbe partire da maggio, con un mese di ritardo rispetto alle previsioni originarie. Il ministro della Salute Speranza ha chiarito che verrà attivato un portale specifico sul sito dell’Inps attraverso il quale tutti gli interessati potranno presentare domanda.
L’Inps avrà inoltre il compito di liquidare i professionisti, ovvero psicologi iscritti all’albo (che hanno frequentato una scuola di specializzazione post lauream di quattro anni) che decideranno di mettersi a disposizione del nuovo servizio.
Sarà disponibile online, quindi, un elenco di psicoterapeuti che sarà consultabile da chiunque. In questo modo si potrà scegliere il professionista e iniziare il percorso terapeutico ottenendo il voucher “senza oneri o anticipazioni”. Pare, inoltre, che non sarà necessaria alcuna prescrizione medica né servirà la mediazione di un ufficio della Asl.
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IL BONUS PSICOLOGO
È stato introdotto a febbraio con uno stanziamento di 20 milioni di euro, da destinare metà alle strutture sanitarie e l’altra metà sotto forma di voucher. Il valore di ogni voucher è pari a 600 euro e punta a sostenere le spese fino a 12 incontri di psicoterapia, considerando il presupposto che la tariffa minima si aggiri intorno ai 50 euro l’una. La platea potenziale che potrà usufruire del sostegno varia dalle 16 alle 20 mila persone.
I disturbi dell’ansia e della depressione, soprattutto con riferimento alle donne e ai giovani, sono aumentati a causa della pandemia. La metanalisi pubblicata ad ottobre scorso da The Lancet pare rappresenti “il primo approfondimento mondiale sul peso dei disturbi d’ansia e depressione durante la pandemia”.
Secondo i ricercatori, i giovani hanno sofferto soprattutto per l’isolamento legato alla chiusura delle scuole, mentre le donne si sono ritrovate ad affrontare un maggior carico di gestione della via domestica con conseguente aumento del rischio di violenza.
Lo studio, condotto dai docenti dell’Università del Queensland, ha registrato 76 milioni di casi aggiuntivi di disturbi d’ansia e 53 milioni in più di casi di depressione maggiore. Complessivamente, i casi di depressione maggiore sono arrivati a 246 milioni dai 193 milioni previsti (+28%) e i disturbi di ansia hanno conosciuto un incremento del 26%, passando da una previsione di 298 milioni a 374 milioni.
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