Avezzano. Sta facendo molto discutere l’articolo pubblicato da alcuni quotidiani sul tanto improvviso, quanto massiccio taglio di ben 52 alberi che costeggiavano la centralissima Via Anna Maria Torlonia.
Da quanto si apprende da alcuni organi di stampa, le decine di piante abbattute sarebbero state affette da “cancro” (patologia non ulteriormente specificata) e quindi destinate all’abbattimento per ragioni di sicurezza.
Abbattimento già effettuato nei giorni scorsi senza alcuna preventiva comunicazione, nè pubblicazione dei risultati delle analisi effettuate. Tuttora sul sito internet ufficiale del Comune di Avezzano non compaiono pubblicazioni di annuncio del taglio degli alberi, nè della scoperta della patologia da cui erano colpiti.
Qualche giorno fa, quindi, la strada che collega Piazza Torlonia con Via Corradini, si presentava con una lunga distesa di alberi troncati.
Quello che colpisce in questa vicenda è che la stessa malattia, oggi presentata dall’amministrazione Di Pangrazio come spiegazione dell’abbattimento di 52 alberi, fu la causa che nel 2019 spinse il Commissario Passerotti, ad ordinare il taglio dei 7 platani presenti in Piazza del Mercato.
Taglio che però, all’epoca, provocò l’inspiegabile sdegno di molti rappresentanti politici e ambientalisti.
In prima linea, a cavalcare questa strana battaglia contro il taglio di alberi certificati come pericolosi per la salute pubblica da un’analisi dell’Ufficio Fitosanitario della Regione Abruzzo, scese il Movimento 5 Stelle, capeggiato nientemeno che da un Consigliere Regionale, Giorgio Fedele.
Decine e decine di articoli si susseguirono frenetici sulla stampa, c’era chi parlava di “scempio” o “esecuzione ” mentre lo stesso Fedele, oltre ad inviare un comunicato di protesta dietro l’altro, arrivò ad organizzare dei veri e propri sit-in in Piazza del Mercato per bloccare il taglio dei 7 alberi.
Fino a rivendicare, dal sito istituzionale della Regione Abruzzo (leggi qui) il successo di aver guadagnato un giorno di vita in più per i 7 malcapitati. Mentre neanche una riga seguì alla notizia della patologia certificata dalla stessa Regione Abruzzo.

Mentre oggi, dopo la notizia passata in sordina solo su alcune testate – che si sono ben guardate dal parlare di scempi – dell’abbattimento di ben 52 piante nei pressi di Piazza Torlonia, non si è registrato neanche un cenno nè da ambientalisti, nè tantomeno dal solertissimo attivista Giorgio Fedele.
Si deve dunque ritenere, come qualcuno aveva già ipotizzato, che la battaglia per “salvare” 7 alberi fosse solo una strumentalizzazione politica e nulla avesse a che fare con la salvaguardia del Verde pubblico?
Tutti si augurano che non sia così e restano dunque in attesa delle decine di comunicati, di una richiesta di incontro con il sindaco e della stessa mobilitazione di piazza per richiedere almeno la certificazione della patologia che ha portato all’abbattimento delle 52 piante, come fu fatto per i 7 alberi di Piazza del Mercato.
Nel frattempo, però, l’assessore al Verde Pubblico, Roberto Verdecchia, ha già parlato preventivamente, dalle pagine di alcune testate, di “inutili polemiche da prevenire”.
Probabilmente riconoscendo l’inutilità del clamore provocato nel 2019 dalle polemiche per il taglio degli alberi malati di Piazza del Mercato, già rimpiazzati da nuove piante.