Avezzano. La comunità del capoluogo marsicano si è stretta intorno al dolore delle famiglie di Valeria Mella, Gianmarco Degni, Gian Mauro Frabotta e Tonino Durante per poter dar loro l’ultimo saluto all’interno della Cattedrale dei Marsi. Una folla commossa, nel rispetto delle regole anti-covid, ha accolto da ieri pomeriggio le salme dei quattro amici che sono morti a seguito di un’escursione sul Velino.
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Dopo quasi un mese di ricerche Valeria, Tonino, Gian Mauro e Gianmarco sono tornati a casa, fra le braccia dei familiari, parenti e amici. Tanti i messaggi di cordoglio e affetto delle istituzioni, dei soccorritori, di amici e conoscenti.
Proprio i soccorritori questa mattina hanno reso omaggio ai quattro avezzanesi. Loro che per 28 giorni non hanno mai visto tregua e hanno lavorato incessantemente, in condizioni meteo precarie, tra la neve, il freddo e il gelo, a temperature proibitive. Loro che dopo quasi un mese sono riusciti a far riabbracciare i quattro escursionisti ai loro cari. Un lavoro interforze che non ha eguali, almeno in Abruzzo, e che ha coinvolto Protezione Civile, Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e tanti volontari che avevano un solo e unico obiettivo: ritrovare i quattro amici dispersi. Così tra venerdì e sabato scorso la svolta che ha permesso oggi di lasciare un ultimo omaggio a Valeria, Tonino, Gianmarco e Gian Mauro.
Presenti alla cerimonia funebre anche numerosi sindaci della Marsica, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e le istituzioni politiche della Regione Abruzzo, dal presidente Marco Marsilio a Guido Liris e Emanuele Imprudente.
Toccanti le parole del Vescovo Pietro Santoro che, insieme a Don Claide Berardi, ha celebrato la funzione funebre, blindata per via della pandemia.
“Qui nella nostra chiesa madre dei Marsi ci siamo tutti, ci sono i vostri genitori, i familiari con il cuore attraversato dal dolore. Le istituzioni che hanno vissuto con sofferta responsabilità questi 28 giorni, i soccorritori, gli uomini e le donne dei soccorsi, i vostri amici, quanti hanno accompagnato le vostre relazioni più personali. Ma c’è tutto il popolo di Avezzano e dell’intera marsica che vi ha adottato come figli, sorelle e fratelli. Da una terra antica ma sempre capace come nessuna altra terra, dove la sofferenza di uno è la sofferenza di tutti, le speranze di uno diventano le speranze di tutti. Voi Valeria, Tonino, Gianmarco e Gian Mauro siete stati cercatori di meraviglia e di bellezza lungo i sentieri del Velino e per quel mistero che nessuna spiegazione umana potrà mai cogliere non vi siete fermati ma avete continuato il viaggio lungo i sentieri infiniti dell’eternità.”
“Ci sono e ci saranno le spiegazioni della scienza ma rimangono anche lancinanti i nostri “perché” e non abbiamo paura di rivolgerli al Signore perché la fede sempre domanda. Non c’è una risposta tascabile, ora siamo tutti avvolti da un velo che ci separa dalla verità nascosta ma quando ci sarà tolto il velo e vedremo Dio faccia a faccia capiremo il perché di tutto questo dolore innocente ma una verità già esiste ed emerge dalla Croce, la croce come suprema cattedra dell’amore che salva In ogni sofferente c’è Cristo crocifisso.“
“Le anime di Valeria, Gianmarco, Gian Mauro e Tonino – continua Santoro, visibilmente commosso – sono vive nel centro dell’eternità dove il padre e figlio sono uno accanto all’altro nell’intimità dello spirito. Le loro anime ci parlano ma chiediamo loro di parlarci, facendo tacere ogni rumore dentro di noi. Parlano di gratitudine, tenerezza e amore. Ci dicono di lasciarci avvolgere dal soffio dell’eternità perché loro sono nell’eternità. Valeria, Gianmarco, Gian Mauro e Tonino ci rivedremo, quando ognuno di noi cesserà di essere un mendicante di luce e finalmente, tolto il velo, comprenderemo chi siamo, Ci rivedremo.”
Tra i momenti di maggiore coinvolgimento anche l’esibizione di un violinista che ha accompagnato le salme nel loro ultimo viaggio attraverso le dolci note di Halleluja di Leonard Cohen, prima di lasciare spazio alla lettura di una preghiera e di una commovente dedica a Gian Mauro da parte di mamma Maddalena.
Sentito e carico di emozione anche l’intervento del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio. Ha raccontato l’angoscia dell’ultimo mese, la sofferenza e la palpitazione a scandire ogni secondo. E poi il profondo senso di responsabilità nel portare al termine le ricerche da parte delle forze dell’ordine, tutte, che mai si sono arrese e che al contrario hanno manifestato sempre un alto senso di abnegazione. Infine il messaggio dell’intera comunità di cui ha voluto farsi portavoce. Se mai queste famiglie, dilaniate dal dolore, volessero una spalla per farsi forza, la troveranno in ognuno di noi. “Questi quattro nomi, Valeria Mella, Gianmarco Degni, Gian Mauro Frabotta e Tonino Durante, sono ormai scolpiti eternamente nella storia di Avezzano, della Marsica e dell’intero Abruzzo”.
Sulle note di Fix You dei Coldplay, tra applausi e palloncini, le salme, sommerse dall’affetto composto di migliaia di persone radunatesi tra Piazza Risorgimento e Piazza Torlonia, hanno poi lasciato la Cattedrale, portate in spalla dagli stessi uomini che in queste quattro settimane hanno lavorato strenuamente alle loro ricerche, per dirigersi verso il cimitero della città di Avezzano.
Tutti insieme per rivolgere ultimo abbraccio a Valeria, Tonino, Gianmarco e Gian Mauro e alle loro famiglie in questo momento di profondo dolore.
di Raffaele Castiglione Morelli