Aumento casi di diabete infantile, lo studio americano
Ci sarebbe una correlazione tra il contagio da Covid-19 e l’incidenza del diabete nei minori, in particolare nei trenta giorni successivi alla fase acuta del virus. La presunta conferma arriva dall’autorevole studio degli scienziati dei Centers for Diseases Control (Cdc) di Atlanta, organismi di controllo della sanità pubblica americana. Come riportato da Il Sole 24 Ore, rientrano nel materiale oggetto di indagine le banche dati degli archivi assicurativi di Invia e HealthVerity, che contengono, complessivamente, dati sensibili di oltre 2.600.000 minori. I riferimenti sono quelli che rientrano nella tranche temporale compresa tra marzo 2020 e dicembre 2021. Ebbene, l’aumento dei casi di diabete 1 e 2 tra i bambini e ragazzi positivi al Coronavirus, rispetto a quelli negativi, è riconducibile ad una percentuale del 166%.
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Diabete e Covid, il riscontro nella Marsica
Uno studio su larghissima scala come quello dei CDC trova scarsi riscontri in Europa, evidentemente per mancanza di campionamenti altrettanto importanti. Abbiamo interpellato lo specialista in Diabetologia ed Endocrinologia, nonché in passato
Direttore del reparto di Diabetologia presso l’Ospedale di Avezzano, il dottor Vincenzo Paciotti. Lui stesso aveva avuto accesso alla pubblicazione scientifica dell’indagine statunitense, non potendone, però, verificare direttamente la veridicità.

E’ pressoché impossibile, in un territorio provinciale, procedere allo studio dei campioni, data l’esiguità degli stessi. Inoltre, l’arco temporale è da considerare prematuro per un report realistico. “Potrebbe essere credibile nel momento in cui il Diabete di tipo 1 è stimolato da tutte le infezioni virali, nessuna specificamente. – ha spiegato il professor Paciotti – Una volta si parlava del nesso con la Parotite, i cosiddetti Orecchioni. In linea di massima tutti gli eventi legati ad infezione tirano fuori qualcosa che è già in incubazione nell’organismo”.
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Qual è la situazione in Italia?
In Italia si è esposta al riguardo la responsabile della Diabetologia ed Endocrinologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer a Firenze, la dott.ssa Silvia Toni. Come dichiarato a La Repubblica “lo studio è interessante. Detto questo al Meyer abbiamo in generale registrato una importante crescita dei casi di diabete 1 e 2, ma soprattutto di diabete 1, nei bambini. Stando ai dati, l’aumento ad oggi non è più alto fra chi ha o ha avuto Covid-19 che peraltro, fino all’autunno scorso, è emerso in pochi bambini”. Un aumento dei casi quindi ci sarebbe, ma potrebbe non avere correlazione rispetto al virus.
Si è riflettuto poi sull’incremento riconosciuto in un Paese considerato la patria del diabete infantile. L’escalation della patologia negli Stati Uniti potrebbe dipendere infatti dal cambiamento dello stile di vita delle famiglie durante i vari lockdown. Ad una maggiore sedentarietà, corrisponderebbe un peggioramento delle abitudini alimentari dei bambini, la cui dieta è già naturalmente ricca di grassi e zuccheri. La Toni concorda poi con il professor Paciotti nel ribadire come “questi numeri, ancora molto sporadici, non consentono per ora di estrapolare alcuna connessione”.
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