L’Aifa ( Agenzia Italiana del Farmaco) tiene a ribadire in una nota stampa, contro le false notizie che circolano sui social, che l’unico lotto di vaccino AstraZeneca oggetto del divieto d’uso sul territorio nazionale è il numero ABV2856 e che si riserverà di intraprendere le opportune azioni legali contro l’illecita divulgazione. Il lotto in questione conteneva 560mila dosi, 250mila destinate all’Italia, le altre a 7 Paesi europei. Intanto sono arrivate a Pratica di Mare 295 mila dosi del vaccino AstraZeneca che da ieri sera è stato distribuito nelle varie Regioni, in 101 farmacie e 11 siti stoccaggio della Difesa, a cura delle Forze Armate nell’ambito dell'”Operazione Eos” diretta dal Comando Operativo di vertice Interforze.
Nel frattempo proseguono in tutta Italia i sequestri e controlli da parte dei Nas del lotto che l’Agenzia italiana del farmaco ha deciso di bloccare a scopo cautelativo, a seguito della segnalazione di “eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi”. Al momento, però, non ci sono prove che il vaccino sia responsabile di questi eventi avversi gravi, riconducibili a trombosi, ma solo una concomitanza temporale. “Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi” ha scritto Aifa in una nota, aggiungendo che si stanno “effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i NAS e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità”. I risultati dovrebbero arrivare nella giornata di mercoledì prossimo e i ricercatori starebbero facendo una comparazione tra il lotto ritirato e la composizione originale del vaccino.
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In una nota, invece, dell’ Ema (Agenzia europea del farmaco) si apprende che “gravi allergie sono tra i possibili effetti collaterali” del vaccino AstraZeneca. La comunicazione arriva dopo che le reazioni sono state riscontrate nel Regno Unito. Ema ha “raccomandato un aggiornamento delle informazioni sul prodotto per includere anafilassi e ipersensibilità (reazioni allergiche) come effetti collaterali”. La raccomandazione si basa su una revisione di 41 segnalazioni di possibili casi di anafilassi osservati tra circa 5 milioni di vaccinazioni nel Regno Unito. Dopo un’attenta revisione dei dati, il comitato per la valutazione dei rischi dell’agenzia (Prac) ha ritenuto “probabile” un collegamento al vaccino in alcuni di questi casi.
Cosa è successo in Italia
Il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, ha sottolineato che sono tre gli “eventi avversi fatali” che hanno portato l’Agenzia del farmaco a stoppare in via cautelativa il lotto ABV2856. Tutti in Sicilia, e “tutti valutati come non correlati al vaccino stesso”. Si tratta di un militare in servizio ad Augusta (SR) di 43 anni, morto mercoledì mattina per un arresto cardiaco nella sua abitazione e che il giorno prima si era sottoposto alla prima dose di vaccino dello stesso lotto a cui fa riferimento l’Aifa. Sul caso la procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia. La Procura di Catania ha aperto poi un fascicolo, al momento senza indagati e ipotizzando l’omicidio colposo, sulla morte di D.V., 50 anni, agente della squadra mobile di Catania, deceduto 12 giorni fa, dopo l’inoculazione del vaccino. Al poliziotto è stata somministrata una dose proveniente sempre dal lotto ABV2856.
L’autopsia sul corpo del vicecomandante della sezione di Pg dei carabinieri di Trapani Manisclado, ha invece escluso la morte per trombosi. Il militare sarebbe morto per un infarto. “Il maresciallo Maniscalco è deceduto per infarto oltre 48 ore dopo la somministrazione del vaccino. Allo stato non vi sono evidenze da cui desumere che l’infarto sia stato causato o anche concausato dal vaccino, ma sono in corso altri accertamenti di tipo istologico” ha riferito all’ Ansa il procuratore facente funzioni di Trapani, Maurizio Agnello. Ovviamente nel Trapanese c’è molta apprensione poichè con lo stesso lotto sono stati vaccinati anche numerosi insegnanti e militari del 37° Stormo di Birgi.
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Il caso del lotto numero ABV5300
Non è stato distribuito in Italia, invece, il lotto ABV5300 che ha generato allarme in Europa. L’Austria è stata la prima a bloccarlo in via precauzionale a seguito della morte di una paziente cui le era stata diagnosticata una trombosi multipla ed è morta dieci giorni dopo la vaccinazione. Un’altro paziente è stata ricoverato in ospedale con embolia polmonare dopo essere stata vaccinato. Il lotto è stato sospeso poi da Danimarca, Estonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Islanda e Bulgaria. Gli altri Paesi europei nei quali è distribuito sono: Cipro, Francia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svezia e Germania”, per un totale di un milione di dosi.
Le rassicurazioni dell’Ema
L’Ema ha sottolineato che “attualmente non ci sono indicazioni che la vaccinazione abbia causato queste patologie, che non sono elencate come effetti collaterali con questo vaccino”. Ha sottolineato, inoltre, che “la somministrazione del vaccino prodotto dalla casa farmaceutica anglo-svedese è da considerarsi sicura e può continuare, e che i benefici del vaccino anti Covid sviluppato da AstraZeneca sono superiori ai rischi”. Ha poi aggiunto che “Al 10 marzo 2021, sono stati segnalati 30 casi di eventi tromboembolici su quasi 5 milioni di persone immunizzate con il vaccino anti-Covid AstraZeneca nello Spazio economico europeo”.
Le dichiarazioni di AstraZeneca
“I dati confermano che il vaccino è sicuro e ben tollerato. La sicurezza del vaccino è stata ampiamente studiata nei trial clinici di fase 3 e i dati sottoposti a peer-review confermano che il vaccino è generalmente ben tollerato”. Lo afferma AstraZeneca. “Da un’analisi dei nostri dati di sicurezza su oltre 10 milioni di somministrazioni non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui è stato utilizzato il vaccino AstraZeneca contro il Covid-19” precisa la multinazionale in una nota. “Il numero di questi eventi osservati – prosegue l’azienda – è significativamente inferiore nei soggetti vaccinati rispetto al numero osservato nella popolazione generale”.
Maggiori informazioni sul medicinale
Il vaccino Covid-19 AstraZeneca è un vaccino per la prevenzione della malattia da coronavirus 2019 nelle persone di età pari o superiore a 18 anni. Il vaccino AstraZeneca è costituito da un altro virus (della famiglia degli adenovirus) che è stato modificato per contenere il gene per la produzione di una proteina da SARS-CoV-2. Il vaccino non contiene il virus stesso e non può causare Covid-19. Gli effetti indesiderati più comuni del vaccino AstraZeneca sono generalmente lievi o moderati e migliorano entro pochi giorni dalla vaccinazione.
La precisazione del ministro della Salute Speranza
“Negli ultimi due giorni abbiamo somministrato circa 200 mila dosi ogni 24 ore. In Italia tutti i vaccini utilizzati sono efficaci e sicuri e il vaccino è l’arma fondamentale che abbiamo per superare questa fase”, così avrebbe dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza, durante l’ultimo incontro con le Regioni.
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