Venerdì la notizia della sospensione delle somministrazioni ai minori di 60 anni, ieri l’estensione dello stop all’intera popolazione. E’ quanto accaduto in Olanda in riferimento alle dosi AstraZeneca. L’ordinanza nazionale sarà in vigore fino a mercoledì 7 aprile. Decisione giustificata dai nuovi cinque casi di trombi nel sangue, di cui uno letale.
Delle 400mila persone che hanno ricevuto una dose di vaccino AstraZeneca, cinque donne tra i 25 e i 65 anni hanno riportato casi di trombi nel sangue. Una di esse è deceduta.
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In totale, ad oggi, le dosi di vaccino somministrate sono circa 10 milioni. Lo scorso mercoledì ha diffuso il rapporto sui dati relativi alle prestazioni vaccinali. Stando ai numeri dei 62 casi di trombosi venosa cerebrale registrati nel mondo, 44 appartengono allo Spazio economico europeo (UE, Islanda, Norvegia, Liechtenstein). su 9, 2 milioni di dosi di vaccino somministrate. Il Paese che ha pagato lo scotto più caro è la Germania; si contano infatti 31 casi sospetti di trombosi e ben 9 decessi.
Nella stessa giornata di ieri la comunicazione ufficiale della Cancelliera tedesca. Veto istituzionale sull’inoculazione della seconda dose agli under 60. Il provvedimento bissa con quello dello scorso 15 marzo, quando Germania, Francia e Italia, nel giro stretto di 30 minuti, stabilirono la sospensione totale dei vaccini AstraZeneca. (Leggi qui)
Cosa accadrà allora alle persone sotto i 60 che hanno già ricevuto la prima dose? Ebbene, i richiami verranno esauditi con un tipo di vaccino diverso. Possibilmente con tecnologia mRna, vale a dire Pfizer e Moderna. Dei 2,85 milioni di cittadini tedeschi che hanno ricevuto il siero inglese, poco meno di 2 milioni hanno già fatto appello anche al richiamo.

IN ARRIVO PRIMO BLOCCO JOHNSON & JOHNSON
In tutto ciò l’Europa aspetta la prima consegna Johnson & Johnson, attesa per il prossimo 19 aprile. Sono previste 200 milioni di dosi, con opzione per altri 200 milioni. Si rafforza dunque lo strumento di contrasto alla pandemia a disposizione dell’Unione Europea. Il vaccino statunitense si aggiunge a quelli già approvati dall’Ema e in uso a partire dallo scorso 2 gennaio: Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca.