Il 2021 parte con una certezza: il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Puntuale come un orologio svizzero è qui a ricordarci come affrontare l’emergenza sanitaria in corso, istruendoci a dovere e dandoci, all’occorrenza, linea guida univoche da seguire. Le differenze riguardano principalmente il contesto geografico di riferimento, ulteriormente pronunciate dal colore attribuito alle varie regioni. Si va dal giallo al rosso, passando per il purgatorio dell’arancione.
Il nuovo Dpcm dovrebbe essere varato nel fine settimana. Le prime restrizioni, come anticipato e quindi prevedibile, saranno per Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Sicilia e Calabria, tra le regioni più in difficoltà nel contenimento dei contagi.
Qualora l’incidenza settimanale dei casi dovesse essere superiore a 250 ogni 100mila abitanti, l’esecutivo ha in previsione l’applicazione in automatico della zona rossa. Questo è il valore di riferimento. La quota ideale, individuata per non far saltare il tracciamento dei contatti, è quella di 50 su 100mila abitanti. Attualmente la media nazionale oscilla tra i 150 e i 170. E intanto altre cinque regioni sono rientrate in zona arancione.
Il nuovo DPCM entrerà in vigore dal 16 gennaio e sarà anticipato dalla presentazione dello stesso tramite conferenza stampa del ministro Speranza.
Weekend arancioni
Verranno applicati nelle regioni gialle. Ci si potrà muovere all’interno del proprio comune e della propria regione. I negozi saranno aperti, ma bar e ristoranti no, saranno chiusi. Questi potranno comunque portare avanti l’asporto e le consegne a domicilio. Resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Muoversi fuori dai confini regionali
Non dovrebbero esserci novità, per lo meno non in meius. Il Governo fa molto affidamento su questa misura, ritenuta tra le più efficaci. Ci si potrà spostare solo per motivi di urgenza, di salute, necessità e lavoro. Da valutare la possibilità di fare visite a parenti e amici con due persone alla volta.
Piscine, palestre e punti fitness
Si punta a riconfermare le misure fino ad ora adottate. Chiusura totale. L’unica novità è rappresentata dal dialogo con il ministro dello Sport Spadafora per elaborare nuove linee guida. Si valuta se concedere la possibilità di lezioni individuali, per lo meno nelle regioni con l’indice Rt sotto lo 0.5.
Cinema e teatri
Non riapriranno. Come per lo sport, però, si valuta se riaprire parzialmente laddove l’indice Rt è sotto lo 0.5