Avezzano. Anna Paolini è la nuova coordinatrice cittadina del Partito Democratico. Nominata lo scorso 2 febbraio, l’imprenditrice dell’audiovisivo, attiva fin da subito nella nuova segreteria regionale e provinciale del PD, era già coordinatrice della conferenza delle donne democratiche della Marsica. Dare continuità alle attività svolte dal PD, impegnarsi per dare maggiore ascolto alla cittadinanza del territorio, ripensare Avezzano, non solo come punto di riferimento marsicano, sono alcuni degli obiettivi della nuova coordinatrice cittadina, che rivolge lo sguardo anche alle problematiche legate alla sanità, alla cultura, al lavoro, all’istruzione, alla formazione e molto altro.
Quali sono i progetti immediati che le piacerebbe realizzare a seguito della nomina come coordinatrice del PD di Avezzano?
Prima di tutto sarà mia responsabilità dare seguito a quanto fino ad ora è stato fatto dal PD, soprattutto negli ultimi mesi in città. Faccio riferimento alla questione della vertenza Lfoundry e all’attenzione posta all’ascolto degli operatori e operatrici della sanità soprattutto in questa fase delicata e di emergenza. C’è bisogno di continuare a stare sul tema della linea ferroviaria Avezzano-Roma e puntare al completamento di questo importante investimento con tutta una serie di adeguamenti e progetti a supporto di una città che risulti essere un centro importante di snodo. Negli scorsi mesi, grazie anche alla presenza in città di rappresentanti del governo, abbiamo dato un segnale e cercheremo di mantenere l’interlocuzione. Vista la mia professione – sono una imprenditrice dell’audiovisivo -, so quale possa essere il valore dell’attività culturale in una città come la nostra e quale potrebbe essere lo sviluppo anche economico legato a questo ambito. Mi piacerebbe che alcuni spazi della città venissero ri-abitati in questo senso -primo fra tutti il Teatro Dei Marsi-.
Nel cantiere delle idee c’è la scuola, la formazione, la formazione legata alle imprese (attraverso gli strumenti che si sono attivati per l’incontro scuola-lavoro), l’ambiente e la sostenibilità. Il Pd è lo strumento per collocare Avezzano in Italia e in Europa, intercettando progetti e risorse. Una ripiegatura provinciale ed autoreferenziale può farci perdere il treno del futuro. La grettezza della vicenda De Cesare lo dimostra.
Durante il congresso ho fatto appello ai nostri iscritti e alle nostre iscritte per andare a firmare -presso gli uffici comunali- la proposta di Legge antifascista Stazzema, che mira a punire la propaganda nazista e fascista e tende ad eludere l’apologia di fascismo, con particolare attenzione alla produzione di contenuti on line. C’è bisogno di partire dal basso anche per parlare dei valori Costituzionali e sono convinta -come comunità politica- della necessità di diffondere un messaggio che contempli la cultura della non violenza. Sempre nel contesto del congresso, in relazione ai tragici fatti delle persone disperse sul Monte Velino lo scorso 24 gennaio, abbiamo aderito ad una campagna di crowfunding per sostenere le azioni di soccorso.
In che modo il PD può rinsaldare il legame con la città e il territorio?
Attraverso la presenza sul territorio e un ascolto attivo dei cittadini e delle cittadine, ancora di più in questo periodo di instabilità e fragilità. Stare sui temi che più toccano la nostra città, contribuire a costruire il futuro per le generazioni che verranno. Credo nella nostra capacità di fare attività politica sana e attrarre energie nuove e innovare. In campagna elettorale abbiamo stabilito un rapporto diretto e fecondo con tante realtà cittadine: dal mondo della cultura al terzo settore, dell’associazionismo sportivo a quello delle professioni, dal sindacato al sociale. Con questi mondi vitali della città vogliamo rafforzare l’ascolto, per stabilire processi di crescita comune nonché per raccoglierne le istanze da portare nei luoghi istituzionali delle decisioni. Restituire senso all’impegno civile e alla militanza è il primo obiettivo che vogliamo raggiungere. Vogliamo farlo, anzitutto, partendo dai più giovani che oggi tornano a guardare all’impegno politico come una scelta qualificante.
L’appello è a tutti e tutte, per un rinnovato impegno civile e politico: il PD di Avezzano è uno spazio aperto in questa città in cui nuove idee e persone sono le benvenute. Ci sono state molte nuove iscrizioni quest’anno, il mio obiettivo è quello di farle crescere già a partire dal prossimo anno. La nuova segreteria del circolo cittadino sarà impegnata nella costruzione di una gestione politica collettiva, in cui forze nuove ed esperienze storiche sappiano collaborare per promuovere innovazione.
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Quali sono le politiche che porteranno avanti le donne democratiche nella marsica vista la loro sensibilità sul tema?
Visti gli ultimi accadimenti nella formazione del Governo Draghi e il clamore sulla disparità nel numero di donne rispetto agli uomini a capo dei dicasteri, l’attenzione della nostra azione democratica cercherà di essere sempre rivolta e ripensata in questo senso, cercando di essere garanti e promotrici dell’equilibrio di genere in tutti i contesti, interni e esterni al circolo, verso l’affermazione di una rappresentanza che sia sostanziale, e non relegata solo ai momenti delle nomine.
Questo sguardo di genere sarà uno sguardo volto a illuminare le questioni da tutti i punti di vista. Parlo del sociale, della sanità, della cultura, dell’economia, del lavoro, soprattutto in questo momento di difficoltà, in cui le donne sono state le prime ad essere coinvolte nella già aperta questione delle disuguaglianze sociali aggravate poi dalla pandemia. Dati dell’Istat riportano che a dicembre 2020 gli occupati sono diminuiti di 101 mila unità, un numero già di per sé tragico, ma reso ancora più preoccupante dalla suddivisione di genere con cui questo è avvenuto. Si è trattato infatti di un crollo quasi esclusivamente femminile, con 99mila donne che sono finite disoccupate o inattive. Un fenomeno che si ritrova, sebbene con numeri un po’ meno estremi, anche guardando a tutto l’anno. Dei 444 mila occupati in meno registrati in Italia in tutto il 2020, il 70% è costituito da donne. Ma questi dati, vanno inseriti in una questione più ampia -e già nota, per cui il nostro Paese in Europa è nelle ultime posizioni in termini di occupazione femminile (Censis 2019)
Per questi ed altri motivi credo che un valore aggiunto possa essere quello di basare le nostre azioni sulle relazioni che necessariamente fanno sì che ci si muova sempre in un’ottica di inclusività. Non nascondo un sogno che mi piacerebbe cominciare a realizzare -insieme alla conferenza delle donne democratiche e alla nostra consigliera Lorenza Panei: essere promotrici e promotori di un progetto di riabilitazione sociale e lavorativa per le donne nel percorso di fuoriuscita dalla violenza in sinergia con le istituzioni e le realtà associative del territorio.
Al congresso era presente anche Mario Babbo, candidato sindaco civico sostenuto nelle recenti elezioni comunali dal PD. Babbo continuerà a far parte del vostro progetto politico?
La sfida delle recenti elezioni amministrative ha rappresentato il momento di discontinuità più forte che ha aperto una nuova stagione per la politica cittadina e, dunque, anche per il nostro circolo: in questa ottica di apertura iniziato mesi fa, il dialogo con Mario Babbo continua.
Quali sono tre aspetti su cui Avezzano deve cambiare direzione rispetto all’attuale, a suo avviso?
Più ascolto attivo da parte delle istituzioni, delle rappresentanze sindacali, associative e più partecipazione da parte dei cittadini e delle cittadine che sono il cuore del territorio che abitano. In ultimo cominciare a pensare ad Avezzano come ad una a città a tutti gli effetti -punto di riferimento di un territorio più esteso che è la Marsica- e a collocarla in Europa, pensando alla progettazione europea come riferimento per azioni volte a migliorare.
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