I numeri legati agli eventi incendiari confermano l’anomalia stagionale. Marsica vittima di un inaspettato trend di ascesa di incendi colposi che sta mettendo a dura prova i Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione Civile dei diversi distaccamenti.
Giornata particolarmente difficile quella di martedì 15 marzo. Nel giro di poche ore sono divampati cinque diversi roghi, dalla Piana del Cavaliere alla Valle Roveto; prima Oricola, poi Scurcola Marsicana. E ancora Magliano dei Marsi e Carsoli. Nello stesso momento bruciava, per la seconda volta in appena tre settimane, la vegetazione adiacente alla strada che collega Civita d’Antino allo Scalo, in località Terravecchia, minacciando abitazioni e monumenti.
L’attuale stato della vegetazione è una sorta di “perfetta scena del crimine”. Precipitazioni e temperature contrarie alla media stagionale. La siccità fa da fattore di concorso al propagarsi delle fiamme, come pure i venti. La vegetazione fatica a rinnovarsi, nonostante l’avvicinarsi della primavera e, proprio in ragione delle particolari circostanze ambientali, i volontari del Nucleo Operativo della protezione cIvile di Tagliacozzo lanciano un appello al buonsenso.
“E’ necessario più che mai che si agisca con estrema prudenza. – Ha spiegato Christian Rossi, presidente del NOVPC di Tagliacozzo – Sconsigliamo in questo frangente di appiccare roghi di ripulitura, seppur controllati. Non sappiamo fino a che punto gli eventi in questione possano essere dolosi. La Marsica sta registrando numeri in questo periodo dell’anno che potremmo non riscontrare neppure in estate”.
La sala operativa regionale ha inviato una comunicazione a tutti i gruppi di volontariato che sono soggetti a chiamata, nella quale chiede di predisporre le attrezzature necessarie alle squadre di intervento. E non solo strumenti ad uso manuale, ma anche i moduli antincendio boschivi.
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