La storia a lieto fine arriva direttamente dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Nella mattinata di ieri, sabato 26 febbraio, Adriano, Daniele, Marco e Vincenzo, quattro ragazzi di Pescasseroli, hanno avvistato un capriolo mentre veniva inseguito da un branco di lupi, in un luogo non molto distante dal centro del paese.

E fin qui possiamo dire che, scene come questa, sono di ordinaria amministrazione nel Parco. Lo scenario, però, è cambiato quando il capriolo, un maschio di 5-6 anni, per sfuggire ai lupi, si è rifugiato in una recinzione di una proprietà privata dove sfortunatamente ha trovato di guardia un cane di grossa taglia che ha iniziato ad attaccarlo. I ragazzi, assistendo a questa scena, sono intervenuti immediatamente: prima frapponendosi tra il cane ed il capriolo, poi allertando telefonicamente il Servizio di Sorveglianza del Parco. I Guardiaparco sono giunti sul posto con il Veterinario del Parco, il quale ha provveduto a narcotizzare l’animale e a trasferirlo presso la sede del Parco, dove gli sono state curate le vistose lacerazioni provocate dalla recinzione che aveva scavalcato.

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Il capriolo poi è stato liberato in Natura nel corso della stessa mattinata. Ringraziamo Adriano, Daniele, Marco e Vincenzo, per la loro prontezza e la loro grande sensibilità ecologica, nel saper fare distinzione tra i cicli naturali e i danni indiretti, provocati dall’uomo.

Episodi come questo ci ricordano quanto siano importanti i rapporti tra le aree protette e le comunità locali, la Conservazione della Natura è un sentiero che se condiviso può portare lontano.