Vi siete mai chiesti quale impatto ha l’essere umano sulla riproduzione degli animali? All’interrogativo ha risposto Marco Antonelli, esperto e naturalista del WWF.
Cambiamento climatico, deforestazione, bracconaggio e inquinamento acustico, luminoso e da plastica costituiscono le principali cause di disturbo alla riproduzione animale. Questo fa sì che molte specie, già fortemente a rischio di estinzione, subiscano un ulteriore diminuzione del numero di esemplari.
Gli insetti impollinatori, ad esempio, come api e farfalle, costituiscono per quasi il 90% delle piante selvatiche a fiore un vero e proprio “vettore d’amore” e ne consentono la riproduzione. Purtroppo, l’utilizzo sempre più diffuso di sostanze chimiche in agricoltura e il degrado degli habitat stanno contribuendo alla scomparsa di questi preziosissimi animali, mettendo a rischio interi ecosistemi e anche buona parte della produzione alimentare umana.
Il riscaldamento globale produce invece gravi effetti anche sulla capacità riproduttiva del ghepardo, specie sempre più a rischio. Alcuni recenti studi dimostrano infatti come nel ghepardo l’aumento della temperatura ambientale provochi una netta riduzione della fertilità, influendo direttamente sui livelli di testosterone nei maschi della specie. Questi effetti hanno un impatto diretto sui tassi riproduttivi della specie e di conseguenza sulle sue probabilità di sopravvivenza.
Per questo la nota associazione ambientalista WWF, in occasione di San Valentino, invita gli innamorati ad adottare idealmente una specie in via di estinzione. Amore, quindi, da dimostrare anche verso la natura e gli animali con un’idea regalo davvero unica nel suo genere che si può realizzare semplicemente collegandosi alla piattaforma dedicata.
Tra le specie più a rischio di estinzione, il WWF elenca i rinoceronti di Giava, il rinoceronte bianco, i coccodrilli delle Filippine, la vaquita, la marmotta di Vancouver, la tartaruga gigante di Española, la cavia di Santa Caterina. Tra le specie adottabili, invece, lupi, orsi polari, panda, giraffe, leopardi delle nevi, gorilla, foche, tigri, tartarughe, orsi bruni, balene, pinguini, squali e molti altri.
I contributi inviati serviranno al WWF per supportare tutte le azioni necessarie a difendere le specie di riferimento dei donatori.
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